Mazzoni (I-Com): “Calo giocate durante pandemia non accompagnato da aumento gioco online, ma da spostamento su canale illegale. Settore deve ripartire dall’Intesa raggiunta nel 2017 ma mai attuata”

“Nel nostro report abbiamo descritto la stratificazione della legislazione che riguarda i giochi e gli interventi principali che si sono susseguiti nel tempo. Il settore dei giochi è un comparto maturo, ma nel 2020, a causa della pandemia, raccolta, vincite, spesa ed erario hanno subìto una riduzione significativa”. Lo ha detto Eleonora Mazzoni, Direttore Area Innovazione I-Com, durante la presentazione del Paper I-Com nel webinar “Oltre le incertezze. Verso il riordino del gioco legale”.

“Questo calo non è stato accompagnato tuttavia da un proporzionale aumento del gioco online, nascondendo quindi uno spostamento sul canale illegale. Per questo motivo è fondamentale la regolamentazione di questo settore, per evitare problemi patologici di consumo del prodotto gioco”.

“Negli anni è molto cresciuta la problematica della questione territoriale: regioni ed enti locali si sono mossi sul tema attraverso leggi e regolamenti, sovrapponendosi allo Stato e creando frammentazioni in materia a livello geografico, in mancanza linee guida”.

“Tra i principali interventi normativi sul gioco di questi ultimi anni, ricordo il decreto del 2012, con cui la disciplina del gioco ha toccato i profili di salute, riguardo la distribuzione sul territorio dell’offerta e le conseguenti ricadute sanitarie, con l’identificazione dei luoghi sensibili. La Legge di Stabilità 2016 aveva previsto invece che fossero definite le caratteristiche principali del gioco pubblico, ma l’Intesa raggiunta non è mai stata seguita da un decreto attuativo”.

“Oggi vi è un riconoscimento dell’intesa raggiunta in conferenza unificata, ma di fatto non esistono direzioni chiare di modalità attuative, con i conseguenti contenziosi nati su tutto il territorio nazionale, con una situazione di stallo in tema di gare per l’affidamento delle concessioni in scadenza. La stessa situazione emergenziale a causa del Covid ha spinto per la proroga, ma da più parti è stata richiamata l’urgenza di provvedere al riordino del settore, uniformando le diverse normative esistente, a tutela dei consumatori e a garanzia del gettito erariale, oltre che per difendere la certezza del diritto degli operatori economici. Si è riconosciuta quindi l’importanza di ripartire dall’ Intesa del settembre 2017″.

“Il riordino del sistema distributivo di gioco dovrebbe creare un sistema resiliente, capace di reagire ai cambiamenti e di integrare i cambiamenti al suo interno. L’illegalità si nutre delle difficoltà derivanti dalla stratificazione legislativa del gioco legale. Serve trovare equilibrio tra questioni economiche e sanitarie”, ha concluso la Mazzoni. cr/AGIMEG