Intervista di Fabio Felici a Cafiero De Raho (Procuratore Nazionale Antimafia): “Chiudendo le sale da gioco legali si sono aperte le porte al gioco illegale gestito dalla criminalità organizzata”. IL VIDEO

Anche sotto i due lockdown “Il gioco ha proseguito a essere praticato, ma con le sale gioco chiuse si sono aperte le porte al gioco illegale gestito dalla criminalità. Bisogna sottolineare che la criminalità opera anche dove le sale da gioco legali sono aperte, c’è una coesistenza di legale e illegale. Oggi, per contrastare l’illegale occorre prima di tutto monitorare l’online, è il settore su cui la criminalità organizzata investe maggiormente” lo ha detto a Fabio Felici   direttore di Agimeg, Federico Cafiero De Raho, Procuratore Nazionale Antimafia, a margine della presentazione del report “Il gioco in Italia, tra legalità e illegalità”, che si è tenuta alla Luiss. E sul fatto che la normativa italiana possa essere anche troppo stringente: “Credo che il problema normativo sia quello di concentrare in un testo unico la disciplina, per fare in modo che la regolamentazione sia chiara e applicabile a tutti senza difficoltà. La regola è il primo strumento per proteggere gli operatori economici sani, solo in questo modo si può proteggere la concorrenza e assicurare la tutela dei giocatori” ha detto ancora De Raho. “Occorrono più controlli, non solo sui sistemi di connessione, ma anche sul territorio per verificare chi sono i giocatori nelle sale e cosa succede all’esterno dei locali. In questo modo si possono accertare fenomeni del doppio binario – sale legali che operano anche attraverso canali di raccolta illegali – e di usura”.

lp/AGIMEG