Speciale Enada Rimini 2022, Pascual (Codere Italia) ad Agimeg: “I gestori parte fondamentale di una filiera fatta di operatori specializzati e qualificati. Ad Enada pronti ad incontrare chi desidera condividere i nostri progetti”

Conto alla rovescia in vista di Enada Rimini, la Fiera internazionale degli apparecchi da intrattenimento e da gioco in programma dal 30 marzo al 1 aprile. Tra le numerose presenze in fiera anche quella di Codere Italia. Ecco le dichiarazioni ad Agimeg di Alejandro Pascual, regional manager Europe e Coo di Codere Italia, in vista dell’evento.

Codere è sempre stata molto vicina al mondo dei gestori. Dopo i due anni difficili della pandemia in che modo intendete approcciare la relazione con questa importante parte della filiera ADI?

Contiamo di mantenere salda la nostra relazione con il mondo dei gestori che rappresentano per noi una parte fondamentale della filiera del gioco. La pandemia, purtroppo, ci ha impedito di mantenere i nostri tradizionali incontri dedicati proprio ai  gestori: momenti importantissimi che sono sempre serviti per individuare la corretta strategia da applicare in un mondo in costante divenire. Tuttavia il saldo rapporto che ci lega, e che deriva dal fatto che anche Codere è un gestore, non si è interrotto durante questi due anni, si è trasformato nelle modalità ma non nella sostanza. Approfitteremo di Enada per riprendere gli incontri in presenza. Abbiamo un “punto di incontro e confronto” al padiglione C stand 11 dove saremo lieti di incontrare tutti coloro che vogliano condividere la nostra progettualità futura, soprattutto in previsione della Gara ADI. Abbiamo studiato logiche di partnership interessanti e modulabili a seconda delle esigenze e delle possibilità di ognuno. Siamo consapevoli che lo scenario è ancora in divenire ma siamo convinti che è questo il momento di delineare il perimetro entro il quale collocarsi certi che il Mercato italiano ha ancora tanto da offrire per chi sarà in grado di adeguarsi sia in termini di tecnologia che di servizi.

Cosa pensate dell’attuale momento che il mercato del gioco sta vivendo? E’ davvero un momento di ripartenza o ci sono ancora difficoltà da superare?

Cerchiamo di cogliere nelle difficoltà le opportunità sottese ed anche in questo momento così complesso, siamo pronti a mettere in campo tutte le nostre forze per provare a ripartire. Usciamo da due anni drammatici. La pandemia ha portato ad un sostanziale azzeramento della raccolta del gioco “terrestre”. Nell’ultimo trimestre del 2021, la spesa complessiva dei giocatori è tornata su livelli precedenti la pandemia.

A detto risultato, tuttavia, si perviene a seguito di una forte crescita della spesa online a fronte di una contrazione della spesa «terrestre».

Analizzando, inoltre, la spesa per i singoli prodotti appare evidente come l’aumento della pressione fiscale (preu e win tax) alla quale ha fatto da corollario la diminuzione dei premi restituiti (payout), unitamente alle restrizioni all’esercizio dell’attività (distanze, orari e tessera sanitaria) hanno determinato un mutamento delle preferenze dei giocatori che hanno dirottato la loro spesa verso prodotti diversi rispetto quelli che comperavano prima.

Chi ha pagato il prezzo maggiore è stato sicuramente il comparto ADI, che dal confronto ultimo trimestre 2021 Vs 2019 continua a perdere circa il 13% per AWP ed il 24% per VLT.

E’ evidente, pertanto, che le difficoltà da superare sono ancora molte. Confidiamo molto nell’energia con la quale il Sottosegretario Freni si è approcciato al Settore. La sua propensione all’ascolto degli operatori fa sperare in un futuro nel quale la politica possa tenere in maggiore considerazione il contributo del settore sia in termini erariali che occupazionali.

Per concludere, ci sarà vera ripartenza soltanto allorquando all’operatore di gioco legale potrà essere riconosciuta una dignità pari a quella che troverebbe in qualsiasi altro ambito produttivo. Che si tratti di un operatore “specializzato” o di un operatore “qualificato” stiamo comunque parlando di risorse fondamentali per arginare il gioco illegale, come tante volte ripetuto anche dal Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dal Procuratore nazionale Antimafia. lp/AGIMEG