Europarlamentare Martusciello (PPE) ad Agimeg: “Chiusura attività di gioco, clamoroso errore del Governo. Tutto il gioco si sta spostando online verso i paradisi fiscali”

Il settore del gioco continua ad essere uno dei più colpiti dalle misure anti-Covid adottate a causa dello Stato di emergenza. Il comparto continua, infatti, a rimanere chiuso e le aziende vertono in uno stato di difficoltà. Questo l’argomento al centro dell’intervista rilasciata ad Agimeg dall’europarlamentare Fulvio Martusciello (PPE) che ha, inoltre, presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione Europea in cui ha chiesto “alla Commissione come intende salvaguardare gli imprenditori del settore giochi, «danneggiati» dalle «politiche contrattuali e creditizie» di alcune banche, che impediscono con tale comportamento discriminatorio l’osservanza delle principali norme antiriciclaggio”.

COSA NE PENSA DELLA REITERATA CHIUSURA DELLE ATTIVITA’ DI GIOCO IN ITALIA?
“E’ una scelta incomprensibile perchè tutto il gioco si sta spostando on line verso i paradisi fiscali di Malta e di altri Paesi. Un errore a mio avviso clamoroso che ha fatto il Governo e a cui speriamo che il nuovo Governo possa rimediare. Io ho anche presentato una Interrogazione Parlamentare con richiesta di risposta scritta alla Commissione Europea sulla “Cessazione dei rapporti di conto corrente nei confronti delle imprese che esercitano nel settore del gaming” lo scorso dicembre, chiedendo in particolare, come si intende salvaguardare questi imprenditori del “gioco” danneggiati da politiche creditizie, ma soprattutto come si intende intervenire affinchè sia rispettato l’emendamento presente nella legge di bilancio che prevede la nullità delle clausole contrattuali, che escludono le aziende che operano nel gaming”.

CREDE SARA’ POSSIBILE RIAPRIRE LE ATTIVITA’ NEL MESE DI MARZO?
“Davvero io non capisco quale sia la ragione per la quale non sia stato studiato un protocollo per consentire la riapertura di queste attività. Non c’è nessuna possibilità di contatto, nessuna possibilità di contagio, si potrebbe lavorare in totale sicurezza. Ogni giorno che queste attività rimangono chiuse, è un fortificarsi delle società estere ed un indebolimento del sistema italiano. Il fisco guadagna dalle attività di gioco e la loro chiusura indebolisce la nostra economia”.

QUANTE SARANNO LE AZIENDE IN GRADO DI RIPARTIRE E QUANTE SARANNO COSTRETTE A CHIUDERE DEFINITIVAMENTE?
“Difficile a dirsi, speriamo possano ripartire quante più possibili. Quello che noto tristemente è che per questo settore non si parli di ristori”.

cdn/AGIMEG