L’industria del gioco pubblico in Italia nel 2022 ha potuto contare su poco meno di 10 miliardi di incassi. Si tratta di cifre assai rilevanti, superiori allo 0,5 del Pil. La filiera del gioco pubblico, dunque, ha un evidente peso nel complesso dell’economia nazionale. E’ quanto è emerso dalla tavola rotonda promossa dall’Osservatorio permanente su Osservatorio Giochi, Legalità e Patologie dell’Eurispes sul tema “Il riordino del gioco pubblico e il ruolo dell’offerta territoriale in Italia”.
Inoltre, ai 10,2 miliardi per l’Erario che transitano attraverso di essa come Preu e Imposta Unica, vanno sommati i prelievi erariali alle aziende e alle persone fisiche che vi operano, e le contribuzioni previdenziali versate per i dipendenti e dai collaboratori, per un importo complessivo che si calcola superi i 2,5 miliardi.
A proposito dei dipendenti e collaboratori dei concessionari, dei gestori e degli esercizi di vendita, va segnalato che la filiera è molto labour intensive. L’Eurispes, all’interno delle sue ricerche territoriali sul gioco, ha valutato i valori occupazionali in alcune regioni e per alcune tipologie di offerta. Il metodo di calcolo si fonda sugli iscritti al Registro RIES, sul numero delle aziende operative per i gestori e su quello degli esercizi di vendita. Trattandosi di prestazioni di lavoro svolte in forma di lavoro dipendente, di collaborazione e spesso in outsourcing, si sono riportati i valori in termini di FTE (full time equivalenti). Qui di seguito si riportano i risultati per Puglia, Lazio, Sardegna e per il settore del Bingo.
Puglia | |
Esercizi dedicati | 2.892 addetti |
Esercizi generalisti | 5.151 addetti |
Aziende di gestione e noleggio | 868 addetti |
Totale | 8.911 addetti |
Lazio | |
Esercizi non specializzati | 2.486 |
Esercizi specializzati | 7.916 |
Società di noleggio, produzione e manutenzione | 880 |
Redditi da lavoro diretti | 11.282 |
Redditi da lavoro indiretti (quelli di esercizi non specializzati per i quali il gioco pubblico è componente essenziale della redditività; in assenza del contributo al reddito dallo stesso gioco pubblico, larga parte di questi esercizi potrebbero essere a rischio di crisi economica dell’intera attività) | 4.972 |
Sardegna | ||||||
Tipologia punti vendita | Punti vendita | Aziende distribuzione Apparecchi | Redditi da lavoro | Totale redditi da lavoro | ||
Registrati RIES 2019 | Diretti Esercenti | Aziende distribuzione Apparecchi | Indiretti Esercenti | |||
Bar e ricevitorie | 2.307 | – | 1.154 | – | 2.307 | – |
Circoli privati | 296 | – | 148 | – | 296 | – |
Altri generalisti | 18 | – | 9 | – | 18 | – |
Negozi scommesse | 57 | – | 399 | – | – | – |
Esercizi dedicati apparecchi | 52 | – | 208 | – | – | – |
Sale bingo | 5 | – | 200 | – | – | – |
Sale giochi | 166 | – | 830 | – | – | – |
Totale | 2.901 | 44 | 2.948 | 354 | 2.621 | 5.922 |
Il Bingo rappresenta l’offerta di gioco maggiormente labour-intensive. Tra occupazione diretta delle società concessionarie e società di servizi dell’indotto, le 186 sale Bingo occupano più di 8.000 persone, con costi del personale (vale a dire redditi lordi dei lavoratori) stimabili in una quota intorno al 45% dei ricavi lordi della filiera.
Il personale del Bingo è impegnato in diversi ruoli: accoglienza, vendita e controllo in sala, servizi di ristorazione, guardaroba, vigilanza, pulizie e cassa per la gestione degli apparecchi AWP e VLT, amministrazione. Il personale molto spesso possiede una lunga esperienza nei propri compiti all’interno delle Sale.
Proiettate a livello nazionale, le valutazioni dell’Eurispes sulle Regioni e le aree analizzate non si discostano da quanto è stato prospettato dalle analisi curate dalle associazioni di rappresentanza, che valutano per la filiera del gioco pubblico tra i 140.000 e i 150.000 redditi da lavoro: una realtà occupazionale assai rilevante che merita attenzione e che nell’auspicato riordino del settore deve essere tenuta ben presente e preservata.