eSports, Cheng Guo (player FoxeSports) ad Agimeg: “Davvero contento di aver vinto l’Italian Tekken League. Sapere che gli eSports potrebbero essere inseriti tra le discipline olimpiche spinge noi giocatori a voler fare sempre meglio”

“Mi sono divertito moltissimo, per la prima volta ad un evento sono venuti i più forti players italiani. Il livello di gioco era davvero molto alto. Sono contento del risultato raggiunto, mi sono allenato molto negli ultimi mesi in preparazione a questo torneo. Ho studiato alcuni personaggi che mi hanno permesso di arrivare a questa vittoria”. E’ quanto ha detto ad Agimeg Cheng Guo, del team FoxeSports, che ha trionfato nella prima stagione dell’Italian Tekken League, primo campionato italiano di Tekken 7. Il giovane romano è uno degli Steve più forti d’Europa. “Sapere che gli eSports potrebbero essere inseriti tra le discipline olimpiche con debutto a Parigi 2024 è davvero un’ottima notizia. Questo dà dei nuovi stimoli a noi giocatori. Io principalmente gioco a Tekken, picchiaduro firmato Namco. Ma questa notizia ci porta a voler fare sempre meglio, a fare raduni, allenarsi con gli amici, viaggiare e disputare eventi nel mondo. Spero che l’Italia possa fare molto bene in questi campionati”, ha aggiunto. “L’Italia, nel mio campo, nello specifico nel mondo del picchiaduro, è davvero molto forte. E’ riconosciuta – continua – anche da altri Paesi come nazione a livello mondiale. Come in Asia, anche qui ci sono delle sale giochi dove ritrovarsi e allenarsi con altri giocatori. A Roma spesso mi ritrovo ad allenarmi presso la sala RedStar, ma ne conosco altre, sono dei luoghi davvero ben attrezzati dove arrivano molti giovani per dedicarsi a questo sport. Le basi ci sono tutte per poter fare bene, il livello italiano credo sia molto alto in tutti i giochi e sono certo continuerà ad aumentare. Forse si parla ancora poco del settore degli eSports in Italia, perchè ci sono ancora pochi appassionati di videogiochi. Manca lo spirito di competizione necessario per tutti i giochi. In Italia noi giocatori facciamo parte tutti di una grande comunità, ma siamo distanti. Ci sono molti top player che vivono in città lontane l’una dall’altra, per questo e per questioni di tempo è davvero difficoltoso potersi incontrare per studiare il gioco e condividere conoscenze. Un metodo per ovviare a questo problema potrebbe essere quello di aprire un portale dove condividere le informazioni di gioco o fare raduni in diverse città almeno una volta al mese”. E sull’Italian Tekken League ha spiegato che “questo circuito è stato disputato in circa 10 tappe, in ogni tappa venivano accumulati dei punti, i primi 32 players si sono incontrati nella finale del 10 marzo. Io ho partecipato a 3 eventi, accumulando abbastanza punti mi sono qualificato come quindicesimo. La finale è stata disputata tra i migliori 30 players ai quali si sono aggiunti due giocatori vincenti alla Last Chance. I 32 giocatori sono stati poi suddivisi in gironi da quattro. Nel mio girone mi sono qualificato come secondo ed ho dovuto sfidare un giocatore che nel suo girone era arrivato terzo. Invece, il primo classificato del mio girone si è scontrato con il quarto di un altro. Da lì hanno avuto inizio la Winner e la Loser Bracket. Quindi per uscire definitivamente dal torneo era necessario perdere due volte. Ho sfidato nella Winner Bracket il miglior Akuma d’Italia, ho battuto un ragazzo siciliano, ho perso poi contro il Quarto nel Mondo. Sono quindi finito nella Loser Bracket, ho disputato numerosi incontri che mi hanno permesso di risalire fino alla vittoria. Ho incontrato diversi giocatori forti e preparati. Sono arrivato in finale Loser con un giocatore italiano che vive in Inghilterra, The Phantom – District G. La finale l’ho disputata contro Rikimaru che non era mai stato battuto in Winner Bracket, ho dovuto quindi vincere due volte. Ho rischiato di perdere, ho ottenuto la vittoria finale con un risultato di 3 a 2, insomma un trionfo al limite”. “Raggiungere questo risultato è stato possibile grazie ai miei compagni di Roma, al locale RedStars, dal mio team FoxeSports”, e alla collaborazione di Daniele Colucci direttore sportivo dei FoxeSports e di Ivonne d’Altilia, manager Tekken. “Spero di continuare a fare bene, non si finisce mai di studiare”, ha concluso Cheng Guo. cdn/AGIMEG