“Ci sono 303.000 famiglie, più di un milione di persone, sotto la soglia di povertà. L’Europa ci chiede da anni di introdurre il reddito di cittadinanza, ma, tra quelle che aspirano ad essere grandi Nazioni, siamo gli unici a non averlo introdotto. Abbiamo oggi una forte carta da giocare: il reddito di cittadinanza viene finalmente calendarizzato in Commissione lavoro e noi abbiamo l’onere di rispondere alla gente, che chiede se sia vero che costa così tanto. Avviare il reddito di cittadinanza costa 17 miliardi di euro, però abbiamo indicato dove prendere queste risorse: intervenendo su sprechi e privilegi e prevedendo una tassa riparatoria sul gioco d’azzardo, che impoverisce le famiglie, il divieto di cumulo per le pensioni d’oro, il taglio alla consulenze e agli stipendi d’oro nelle società e nelle amministrazioni pubbliche”. E’ quanto sostenuto nel proprio intervento, dal senatore Endrizzi (m5s) ieri in Aula al Senato, nel corso della discussione sul “Jobs Act”. Endrizzi è tornato su un tema caro ai 5stelle, quello del reddito di cittadinanza, che chiede di finanziare con una nuova tassazione a carico del settore giochi. im/AGIMEG