Verificare se, a seguito dell’entrata in vigore della Legge regionale Emilia Romagna, “non sia in assoluto possibile la localizzazione sull’intero territorio comunale delle sale gioco e delle sale scommesse e, comunque, quale sia la percentuale di territorio in cui tale preclusione verrebbe ad operare”.
E’ quanto chiede il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), disponendo la verificazione per la riforma delle sentenze del Tar Emilia Romagna relative ai Comuni di Bologna, Ravenna e Riccione.
La verificazione dovrà riguardare analogamente “la percentuale di territorio disponibile sia all’insediamento di nuove sale giochi e sale scommesse od all’installazione ex novo di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito di cui all’art. 110, comma 6, del R.D. n. 773 del 1931, sia al trasferimento di quelle esistenti, considerati separatamente gli edifici esistenti e le strutture di possibile edificazione”.
Inoltre, il CdS chiede “se, tenuto conto di tutte le sale gioco e le sale scommesse autorizzate ed in esercizio in ambito comunale alla data di entrata in vigore della legge regionale n. 18 del 2016, nonché della ‘mappatura dei luoghi sensibili’ realizzata dall’amministrazione comunale, l’applicazione della disciplina volta alla c.d. delocalizzazione dell’attività nello stesso territorio comunale (oppure, ove possibile, in territorio limitrofo) ne consentisse, nei termini ivi fissati, il trasferimento e la prosecuzione in altro sito idoneo, contestualmente ad analogo trasferimento da attuarsi da parte degli altri operatori economici destinatari del medesimo divieto di legge, anche alla stregua della zonizzazione vigente nel territoriale comunale e/o di altri atti, generali o di pianificazione, dell’amministrazione comunale utili all’individuazione di aree idonee allo scopo”.
Per questi motivi il Consiglio di Stato dispone la verificazione ai sensi della motivazione, demandando l’esecuzione dell’incombente istruttorio al Direttore del Dipartimento Architettura, Ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito – DABC del Politecnico di Milano. cr/AGIMEG