In Emilia-Romagna l’Assemblea legislativa ha approvato, con voto unanime, la proposta di legge regionale sulla promozione della salute e sulla prevenzione. Il provvedimento diventa legge dopo un percorso durato due anni, che ha visto coinvolti tutti i gruppi politici assembleari. Nel testo anche delle misure sul gioco. In particolare l’articolo 19 si incentra sulle azioni di prevenzione e contrasto delle dipendenze legate alle nuove tecnologie. “L’articolo dispone a favore di azioni di prevenzione specifiche, volte a contrastare le conseguenze sanitarie del cyberbullismo, delle cyberdipendenze e delle dipendenze e devianze comportamentali derivanti da utilizzo improprio di nuove tecnologie, in particolare tra bambini, adolescenti e giovani, integrandole con le azioni finalizzate alla prevenzione dei disturbi da gioco d’azzardo (Dga), già previste dalla legge regionale n. 5 (Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate). Anche in questo caso viene valorizzato il ruolo del sistema formativo, scolastico e universitario, dei soggetti che promuovono attività motoria e pratica sportiva, delle associazioni delle famiglie, in particolare per quanto attiene alla prevenzione delle dipendenze tecnologiche e della conseguente sedentarietà nei bambini e nei giovani”. Grande la soddisfazione di Paolo Zoffoli, presidente della commissione Politiche per la salute: “Un grande progetto, che sembrava difficilmente realizzabile e che invece oggi si concretizza. Si tratta di un documento unico, in cui tutte le forze politiche si riconoscono e a cui hanno contribuito attivamente molte associazioni e realtà del territorio”. Zoffoli ha sottolineato come l’Emilia-Romagna sia una delle regioni più avanti in Italia sul tema della prevenzione, a partire dai piani triennali che prevedono anche piani territoriali. “Una legge è una legge – ha sottolineato il presidente della commissione – e dà un segnale politico forte: dobbiamo puntare sulla prevenzione. Spero che questo documento possa essere un esempio anche a livello nazionale”. cdn/AGIMEG