Sulla data del 1° luglio per la riapertura del settore del gioco, “secondo me non va bene. Dobbiamo cercare di accorciare i tempi su questa data, perché oggettivamente è un settore ormai falcidiato da troppo tempo. Non ci possiamo permettere ancora date così lunghe. So che c’è l’impegno da parte del Governo di rifare un’altra ricognizione per fine maggio, in quell’occasione speriamo di abbassare ancora i tempi. Speravo anche io che il CTS presentasse date minori. Noi, come MEF, abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Spero scendano ancora di più i dati e possano far riaprire prima anche le sale. E’ un settore che purtroppo ha sofferto più di tutti quanti. Sono 150mila lavoratori che non si possono più permettere di stare ancora in cassa integrazione e non percepire lo stipendio. Questo è davvero un problema serio”. E’ quanto dichiarato ad Agimeg dal sottosegretario all’Economia con delega ai giochi Claudio Durigon. “Spero ci sia un’apertura del Governo a rivedere questa data. Noi le richieste le abbiamo fatte, ma poi c’è stata questa decisione. So già per certo che ci sarà una ricognizione per fine maggio. Spero si possa trovare una soluzione. Noi non molliamo. Per me è un settore che purtroppo ha sofferto davvero tanto, più di tutti gli altri e non possiamo abbandonarlo. Deve esserci la giusta considerazione, al di là dei dati epidemiologici. Spero che si possano accorciare ancora di più le tempistiche di questa riapertura”, ha concluso. A questo punto una soluzione logica sarebbe quella di riaprire le sale di gioco pubblico per il 10 giugno, salvaguardando almeno in parte le sale scommesse che potrebbero contare sul campionato europeo di calcio. cdn/AGIMEG