Dossier Rendiconto 2022 e Assestamento 2023: “Crescita entrate extratributarie grazie ad entrate da settore scommesse, giochi e lotterie”

E’ nell’agenda della Commissione Bilancio del Senato l’avvio dell’esame congiunto del Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2022 (ddl n. 791) e delle disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2023 (ddl n. 792). Riferiscono alla Commissione i senatori Lotito e Gelmetti.

“Il Rendiconto generale dello Stato è lo strumento attraverso il quale il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione della finanza pubblica (anno finanziario), adempie all’obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria”. Si legge nel dossier del Servizio Studi di Camera e Senato e del Servizio di Bilancio del Senato.

“Sulla base di una sintetica analisi del confronto 2021-2022 relativo all’andamento delle entrate finali accertate, si sottolinea principalmente l’aumento delle entrate tributarie (+55 miliardi), che si sono attestate a 578,7 miliardi nel 2022, superiori rispetto alla previsione iniziale di bilancio (che indicava entrate tributarie per 565,2 miliardi). Tra queste rilevano le maggiori entrate derivanti dalle imposte sul patrimonio e sul reddito (+31,6 miliardi rispetto al 2021), dalle tasse ed imposte sugli affari (+26,2 miliardi) e dai proventi da lotto, lotterie ed altre attività di giuoco (+2,1 miliardi), a fronte di un minor gettito delle imposte sulla produzione, sui consumi e dogane (-4,9 miliardi)”, prosegue.

“All’andamento positivo delle entrate tributarie ha contribuito, in particolare, il gettito dell’IVA, i cui accertamenti ammontano a 188,2 miliardi rispetto ai 167 miliardi del 2021 (+14,8% rispetto ai valori dell’esercizio precedente), incrementi dovuti in particolare alla componente di prelievo su scambi interni e su importazioni (come già evidenziato nel richiamato Bollettino delle entrate tributarie 2022). Si registra inoltre un aumento del gettito Irpef, con accertamenti pari a circa 216 miliardi (+5,6% rispetto ai valori dell’esercizio 2021). Il settore dei giochi è complessivamente in incremento, con un aumento del 76% del gettito delle imposte gravanti sui giochi medesimi”, aggiunge.

“L’analisi della Corte verte quindi sugli importi relativi agli accertamenti di entrate sia rispetto alle previsioni iniziali che alle previsioni definitive. Le risultanze gestionali riportate nella nota integrativa al rendiconto 2022 mostrano maggiori entrate sia di competenza (+0,94 per cento) che di cassa (+0,84 per cento); l’analisi dettagliata svolta a livello di unità elementare di bilancio, tuttavia, evidenzia un cospicuo numero di capitoli/articoli per i quali gli accertamenti sono inferiori alle previsioni, sia iniziali che definitive, tanto per la competenza che per la cassa. Dalle analisi condotte più in dettaglio sui dati sottostanti, è emerso che le minori entrate di competenza rispetto alle previsioni iniziali sono concentrate, nell’ambito del titolo I, in otto capitoli/articoli:1203 art. 4 (IVA riscossa a mezzo ruoli), 1409 art.1 (accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi riscossa in via ordinaria), 1023 art.1 (IRPEF da riscuotersi mediante ruoli), 1801 art.2 (proventi derivanti dal gioco del lotto e dagli altri giochi numerici a quota fissa), 1033 art.1(entrate sostitutive delle imposte sui redditi sulle rivalutazioni dei beni aziendali iscritti in bilancio e sullo smobilizzo dei fondi in sospensione di imposta), 1026 art.18 (ritenute sui proventi delle quote di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari di diritto estero) e 1024 artt.1 e 4 (IRES – versamenti dovuti a seguito del controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni e da riscuotersi mediante ruoli), per un importo di -25.447 milioni”, continua.

Riguardo all’Assestamento 2023 aggiunge: “Per le entrate extratributarie le proposte indicano, nel complesso, un incremento di 423 milioni di euro, dovuto, in particolare, alle entrate derivanti dal settore delle scommesse e dei giochi, principalmente lotterie (+718 milioni), ai maggiori dividendi da versare da parte delle società a partecipazione pubblica (+300 milioni) e ai rimborsi ottenuti dall’Ue per le spese sostenute per i vaccini (+896 milioni). Vanno peraltro considerati i minori versamenti connessi agli utili conseguiti da parte di Banca d’Italia nell’esercizio 2022 (-2,7 miliardi) e all’adeguamento delle risorse proprie tradizionali riscosse per conto dell’Unione europea (-300 milioni di euro)”.

“Per quanto riguarda le Spese – continua -, le variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento sono di diminuzione in misura pari a 368 milioni di euro in termini di competenza e a 2.709 milioni in termini di cassa. Le variazioni in aumento degli stanziamenti con effetto sull’indebitamento (in quanto ulteriori rispetto a quelle disposte per allineamento delle dotazioni di bilancio alle previsioni tendenziali del DEF) riguardano”:

“Con riferimento alle entrate extra-tributarie, le variazioni in aumento proposte con il presente provvedimento ammontano a 689.264.630 euro in termini di competenza e a 250.649.630 euro in termini di cassa. Tali modifiche derivano, principalmente, dai minori versamenti connessi agli utili conseguiti da parte di Banca d’Italia nell’esercizio 2022 (per 2.673.675.512 milioni in termini di competenza e di cassa), più che compensati dai maggiori introiti relativi alle altre entrate extratributarie (in aumento di 1.099.637.062 euro in termini di competenza e di 1.082.410.062 euro in termini di cassa), ai proventi da lotto, lotterie, bingo e scommesse (in aumento di 718.000.000 euro in termini sia di competenza che di cassa), agli interessi attivi e agli altri proventi finanziari (in aumento complessivamente di 868.890.624 euro in termini di competenza e di 902.949.624 euro in termini di cassa)”, si legge nella tabella 1 delle Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2023.

La I Commissione Affari Costituzionali del Senato ha espresso parere non ostativo alle normative. Parere favorevole invece da parte della IX Commissione Industria. Durante l’esame il relatore Cantalamessa (LSP-PSd’Az) ha affermato che: “per quanto riguarda lo stato di previsione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, rammenta che lo stesso recava in origine 2.556.501.716 euro di spese di competenza, 2.666.968.916 euro di autorizzazioni di cassa e 366.572.575 euro di residui presunti. Rispetto a tali previsioni, per effetto delle variazioni derivanti da atti amministrativi, nonché per effetto delle variazioni recate dal disegno di legge in esame, i residui vengono incrementati di 1.004.800.215 euro, per un ammontare totale di 1.371.372.783 euro (il 97 per cento dei quali è relativo a spese in conto capitale); le spese di competenza e di cassa vengono aumentate entrambe di 5.608.569 euro, per un totale, rispettivamente, di 2.562.110.285 e 2.672.577.485 euro. Le variazioni in aumento delle spese previste dal disegno di legge in esame riguardano principalmente gli « Interventi a favore del settore ippico », nell’ambito del programma « Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell’ippica e mezzi tecnici di produzione » (per il 49 per cento) e la « gestione comune dei beni e servizi », nell’ambito della missione « Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche » (per il 41 per cento)”. cdn/AGIMEG