Concedere dei ristori alle sale bingo per i mesi di chiusura, prevedendo complessivamente un esborso di 4,4 milioni nel 2020 e di 1,5 milioni per il 2021. Lo chiede con un emendamento al decreto Ristori il sen Massimo Mallegni di FI. Di seguito il testo della proposta:
1. All’articolo 69, comma 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, dopo le parole: “sospensione dell’attivita`” sono aggiunte le parole: “per ciascun mese o frazione di mese fino alla scadenza del termine di cui all’articolo 1 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, e sue successive eventuali proroghe”.
2. All’onere derivante dal presente articolo, valutati in 4,4 milioni per il 2020 e 1,5 milioni per il 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282 convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, come rifinanziato dall’articolo 34, comma 1, del presente decreto».
Il senatore Pittela (PD) ha invece presentato una proposta di modifica per azzerare i canoni di concessione nei mesi in cui le sale da bingo devono rimanere chiuse. Il testo prevede che:
1. All’articolo 69, comma 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, dopo le parole: “sospensione dell’attivita`” sono aggiunte le parole: “per ciascun mese o frazione di mese fino alla scadenza del termine di cui all’articolo 1 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, e sue successive eventuali proroghe”»
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