Una società di giochi ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato per chiedere la riforma della sentenza del Tar dell’Emilia-Romagna che aveva confermato la validità e il non effetto espulsivo per l’offerta di gioco della Delibera del Comune di Cattolica sulla distanza minima di 500 metri dai luoghi sensibili.
I giudici del Consiglio di Stato hanno ricordato che “il primo giudice ha negato l’accertamento istruttorio sul rilievo che l’effetto espulsivo andrebbe valutato in ambito infracomunale. L’appellante sostiene al contrario che l’effetto espulsivo debba essere verificato in concreto nell’ambito del territorio comunale in cui opera l’esercizio che deve essere delocalizzato”.
“Il Collegio reputa necessario disporre, ai sensi degli artt. 19 e 66 del c.p.a.. una verificazione che, sulla base degli atti di causa, compreso l’elaborato peritale prodotto dalla parte odierna appellante – difesa dall’avvocato Gianfranco Fiorentini – e di ogni accertamento ritenuto utile ai fini della verificazione, chiarisca: “se, tenuto conto della disciplina urbanistica vigente nel territorio del Comune di Cattolica, nonché della complessiva disciplina relativa all’insediamento delle attività di sala giochi e sala scommesse, ivi compresa la normativa sulle distanze dai luoghi sensibili, determini una sostanziale preclusione alla localizzazione sull’intero territorio comunale di tali esercizi, e, comunque, quale sia la percentuale di territorio eventualmente disponibile per l’installazione ovvero per la delocalizzazione dei medesimi”.
“L’organismo pubblico competente per la verificazione viene individuato nel Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente costruito –DABC del Politecnico di Milano, il cui Direttore provvederà a designare, nell’organigramma del Dipartimento, la specifica figura del verificatore dotato delle necessarie competenze”.
Per l’espletamento della verificazione è assegnato il termine complessivo di novanta giorni, decorrenti dalla data di comunicazione della presente ordinanza al suddetto Dipartimento del Politecnico di Milano. ac/AGIMEG