“Parliamo di piccole e medie imprese, che hanno a cuore la tutela dei propri dipendenti, la cosa più importante. Abbiamo bisogno di un riordino. Si possono fare tutti i decreti e le leggi, ma se prima non c’è una pace unificata della conferenza Stato-Regioni, penso non si vada da nessuna parte. Perché non si può fare un bando e poi quello che succede ogni giorno va in contrasto con questo bando, le leggi e le regole. Il comune che mette gli orari, la regione che mette le distanze, eccetera”. E’ quanto ha dichiarato Domenico Distante, presidente di Sapar, durante la conferenza promossa e organizzata dall’Istituto Milton Friedman, denominata “Gioco: un solo mercato, un solo riordino”.
“Poi abbiamo anche il grossissimo problema delle banche. Non è possibile nel 2023, quando si parla di esercenti e gestori che lavorano con lo Stato. Noi siamo con lo Stato, al fianco dello Stato, siamo il braccio principale che porta soldi allo Stato. Come si fa a fare un decreto o una legge per il bando oggi, quando poi ci troviamo di fronte a enormi problematiche nei rapporti con le banche? E’ un cortocircuito”.
“Questo governo attuale ha sempre detto che ha cuore la tutela delle piccole e medie imprese, ma bisogna passare dalle parole ai fatti. Bisogna tutelare nei fatti le imprese che ogni giorno lavorano, devono pagare i dipendenti e i fornitori. Non si può vivere in una situazione di incertezza, in cui chi fa impresa non sa cosa succederà domani a lui, ai suoi figli e ai suoi dipendenti. Non si può vivere nell’incertezza che un domani un comune o una regione metta altre leggi restrittive”.
“Sono convinto che questo governo abbia a cuore le piccole e medie imprese, allora dimostriamolo nei confronti di chi da 20 anni lavora con lo Stato e per lo Stato nella difesa del gioco legale. Perché noi siamo i primi baluardi del gioco legale sul territorio. Siamo presenti 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno per far sì che allo Stato arrivino i nostri soldi e i soldi di chi gioca. Dobbiamo tutelare tutti: i cittadini, le imprese, tutti quanti”.
“Da parte nostra c’è sempre stata massima collaborazione, non ci sono mai stati tavoli separati tra le associazioni di categoria e le istituzioni, non ci saranno mai da parte nostra. Saremo sempre con la politica e le istituzioni, questo è il nostro appello: non si devono prendere le decisioni a spezzatino, gioco fisico e gioco online devono camminare sullo stesso binario. Un unico binario del gioco pubblico di Stato, che significa mettere tutti sullo stesso piano senza figli e figliastri. Noi siamo solo contenti di essere servitori dello Stato e di poter lavorare con e per lo Stato”.