Disegno di legge su sviluppo del settore creativo: “Comprese nella filiera produttiva anche le attività connesse ai videogiochi”

Arriva al Senato il disegno di legge “Disciplina del sostegno e dello sviluppo del settore creativo e culturale e delega al Governo per l’armonizzazione e il coordinamento delle disposizioni vigenti in materia di agevolazioni fiscali e misure di sostegno indiretto in favore del medesimo settore”, d’iniziativa di alcuni senatori del Gruppo PD-IDP.

Gli obiettivi del presente disegno di legge sono di definire in maniera limpida il perimetro e le finalità delle politiche pubbliche per il sostegno e lo sviluppo delle imprese creative e della cul­tura, e di creare un contesto normativo e un’organizzazione pubblica funzionali, strut­turali e di sistema per il segmento produttivo del settore.

Si legge nel testo: “La filiera produttiva del settore creativo e culturale ricomprende le attività riguardanti o connesse con l’ideazione, la creazione, la pro­gettazione, lo sviluppo, la produzione, la rea­lizzazione, l’organizzazione, la messa in scena, l’allestimento tecnico, la distribuzione e la dif­fusione, la promozione, la divulgazione e la co­municazione, il marketing, la fruizione, la con­servazione, la ricerca, lo studio, nonché la va­lorizzazione e la gestione di opere, prodotti, beni e servizi che sono frutto o che includono e si avvalgono di processi artistici, culturali e creativi, indipendentemente dal loro carattere materiale o immateriale e dalle modalità, dalle tecnologie, dalle piattaforme tecnologiche, ivi compresi il digitale e la multimedialità, utiliz­zate per la loro realizzazione, distribuzione, dif­fusione, fruizione e accesso. Sono pertanto ri­comprese nel settore creativo e culturale, in par­ticolare, le attività afferenti, congiunte o con­nesse: alle arti performative e allo spettacolo, ivi compresi i festival, indipendentemente dalla tipologia dei linguaggi artistici e dalle forme, dalle espressioni e dalle modalità di accesso, di fruizione e di diffusione dei medesimi; alle arti figurative e alle arti applicate; al patrimo­nio e ai beni culturali e paesaggistici, come de­ finiti e individuati ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legi­slativo 22 gennaio 2004, n. 42; all’architettura, alla letteratura, alla fotografia, all’editoria e al fumetto, al cinema e all’audiovisivo, alla mu­ sica, ai servizi media audiovisivi e radiofonici, ai videogiochi, all’insegnamento delle disci­pline artistiche e delle discipline comunque connesse allo spettacolo e alle arti”. cdn/AGIMEG