Tassa 500 milioni, Tribunale Roma sospende richiesta pagamento a un gestore. “Quota non va calcolata sul numero delle slot”

Per ripartire l’onere della tassa dei 500 milioni non bisogna più fare riferimento al numero di macchine, ma al criterio della progressività, ovvero alla quota di compenso che percepisce il singolo gestore sulla base degli accordi contrattuali. Lo ha deciso il Tribunale di Roma con un’ordinanza con cui ha sospeso il decreto ingiuntivo con il quale un concessionario intimava a un gestore di versare la propria quota di tassa. Come spiega l’avv. Massimilano Ariano – legale del gestore in questione – la decisione del Tribunale nasce dalla norma interpretativa contenuta nella legge di Stabilità 2016. Questa norma infatti ha cercato di correggere le criticità che avevano reso impossibile applicare la tassa dei 500 milioni – introdotta un anno prima con la Manovra del 2015 – dettando un nuovo criterio per ripartire la tassa tra concessionari e soggetti della filiera. lp/AGIMEG