VLT, Tar Lazio respinge ricorsi contro aumento Preu: “Interessi pubblici possono esigere interventi normativi diretti a incidere peggiorativamente posizioni consolidate”

“Interessi pubblici sopravvenuti possono esigere interventi normativi diretti a incidere peggiorativamente anche su posizioni consolidate. Ciò vale a maggior ragione per rapporti di concessione di servizio pubblico, nei quali, alle menzionate condizioni, la possibilità di un intervento pubblico modificativo delle condizioni originarie è da considerare in qualche modo connaturata al rapporto fin dal suo instaurarsi. E ancor più, ciò è vero allorché si verta in un ambito così delicato come quello dei giochi pubblici, nel quale i valori e gli interessi coinvolti appaiono meritevoli di speciale e continua attenzione da parte del legislatore”. Il Tar Lazio ha respinto alcuni ricorsi dei concessionari di gioco per il settore vlt contro il decreto direttoriale dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato del 12 ottobre 2011 inerente alla variazione della misura del prelievo erariale unico sugli apparecchi VLT e all’introduzione di un’addizionale pari al 6% sulle vincite superiori ad euro 500, entrambe con decorrenza dal 1° gennaio 2012.  “Reputa il Collegio – si legge ancora nella sentenza del Tar Lazio – che i decreti direttoriali del 2011 fossero da considerarsi originariamente legittimi nella misura in cui, da un lato, vennero emanati sulla base di una previsione legislativa che espressamente autorizzava la variazione della misura del prelievo erariale unico in materia di giochi pubblici al fine di assicurare maggiori entrate, dall’altro, risultavano comunque ancora espressione della potestà impositiva così come modulata dal d.l. n. 39/2009, il quale, sia pure nei limiti dell’aliquota massima del 4%, aveva già previsto la possibilità di «graduare, nel tempo, le percentuali di tassazione in modo crescente, per favorire le fasi di avvio dei nuovi sistemi di gioco»”. pc/AGIMEG