Cassazione conferma la custodia cautelare per vertice clan Cacciola, gestiva traffico droga e azzardo

Resta in carcere Gregorio Cacciola, esponente di spicco dell’omonimo clan della ‘ngrangheta; la Quarta Sezione Penale ha infatti respinto il ricorso contro la custodia cautelare in carcere. Sull’uomo pendono le accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso, e estorsione aggravata. La Cassazione ricorda che due collaboratori di giustizia hanno affermato che l’uomo è coinvolto negli affari illeciti – come traffico di stupefacenti, gioco d’azzardo e usura – già gestiti dal padre. lp/AGIMEG