La Cassazione conferma le condanne disposte dalla Corte di Appello di Napoli nei confronti di alcuni esponenti del clan Capasso-Castaldo. Tra gli illeciti compiuti dal sodalizio anche una serie di estorsioni ai danni di imprese di noleggio slot. In proposito, la Cassazione ricorda un episodio in particolare per sottolineare che uno degli imputati fosse perfettamente consapevole del contesto criminale in cui agiva. L’uomo infatti era stato inviato a riscuotere il denaro dal noleggiatore, e per chiederlo non aveva avanzati “altra richiesta che l’allusivo riferimento allo zio”, l’uomo che tirava le fila del racket. Un simile comportamento, secondo i giudici “non poteva avere una causale diversa da quella illecita”. lp/AGIMEG
