Cassazione annulla procedimento penale contro Ctd Stanley

La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza con cui la Corte d’appello di Salerno aveva condannato il titolare di un Ctd Stanley. La Suprema Corte richiama la sentenza Laezza con cui la Corte di Giustizia ha dichiarato illegittima la clausola sulla cessione gratuita delle rete contenuta nel bando Monti. Le norme del Trattato UE “devono essere interpretati nel senso che gli stessi ostano ad una disposizione nazionale restrittiva la quale impone al concessionario di giochi d’azzardo di cedere a titolo non oneroso, all’atto della cessazione dell’attività per scadenza del termine della concessione, l’uso dei beni materiali e immateriali di proprietà che costituiscono la rete di gestione e di raccolta del gioco, qualora detta restrizione ecceda quanto è necessario al conseguimento dell’obiettivo effettivamente perseguito da tale disposizione, spettando al giudice nazionale”. La Corte d’Appello dovrà adesso “verificare l’antieconomicità” derivante dalla “virtuale” partecipazione, per la Stanley, alle gare (…) sulla base, tra gli altri, ed esemplificativamente, oltre che del necessario parametro, individuato non in via esclusiva dalla stessa Corte di giustizia, del valore venale dei beni da impiegare, anche del profitto comunque ragionevolmente ricavabile dall’attività di raccolta  delle scommesse”. lp/AGIMEG