Emergenza demografica in Italia: da Fondazione Lottomatica l’agenda FAST per contrastare il declino della natalità

Il declino demografico in Italia rappresenta una vera e propria emergenza, con conseguenze pesanti sull’economia, la produttività e la sostenibilità del paese. Per affrontare questo problema, la Fondazione Lottomatica ha presentato oggi l’Agenda FAST per la natalità in Italia al Centro Studi Americani di Roma. Questo primo rapporto, realizzato dal gruppo di ricerca di Percorsi di Secondo Welfare, propone soluzioni concrete e immediate per invertire la rotta della denatalità.

L’Agenda FAST, acronimo di Famiglia, Asili, Servizi e Tempi, identifica quattro direttive chiave per un piano d’azione mirato. Questi elementi sono fondamentali per migliorare la natalità, concentrandosi su asili nido, supporto alla famiglia, miglioramento dei servizi e gestione del tempo, inclusa la conciliazione vita-lavoro.

Strategia e proposte

L’Agenda FAST sottolinea l’urgenza di interventi mirati per contrastare gli impatti negativi del declino demografico. Tra le proposte, la necessità di istituire una Commissione d’inchiesta sulle tendenze demografiche, primo passo verso la creazione di un Osservatorio permanente sul fenomeno. Questo permetterebbe una governance più efficace e una riflessione sui passi futuri.

Il commento degli esperti

Roberto Sgalla, direttore del Centro Studi Americani, ha evidenziato l’importanza sociale, nazionale e internazionale del tema: “Siamo, insieme al Giappone, la nazione più vecchia e con il tasso di natalità più basso. Una società senza bambini non ha futuro”.

Riccardo Capecchi, presidente della Fondazione Lottomatica, ha spiegato che l’Agenda FAST “garantisce una visione per superare il problema. Dobbiamo garantire alle famiglie le opportunità di sviluppare la fertilità e la famiglia stessa, attraverso più asili, maggiori redditi per le famiglie con figli e migliori infrastrutture scolastiche”.

Maurizio Ferrera, scientific supervisor di Secondo Welfare, ha aggiunto: “La nostra struttura demografica sta cambiando rapidamente, rendendo il nostro modello sociale ed economico insostenibile nel medio e lungo periodo. Spendiamo circa 20 miliardi l’anno meno di altri paesi in politiche familiari e per minori. La nostra classe politica deve avere il coraggio di ricalibrare la spesa”. sb/AGIMEG