Nella bozza del decreto legislativo alla Delega fiscale vengono tracciate anche le modalità di costituzione della Lega ippica italiana, alla quale hanno diritto di iscrizione allevatori, proprietari di trotto e di galoppo, nonché le società di gestione degli ippodromi. Gli associati alla Lega devono avere i seguenti requisiti: “l’allevatore deve essere iscritto all’Albo degli allevatori da almeno tre anni, aver completato a tale data la procedura di registrazione di almeno nove puledri, nonché avere almeno tre prodotti allevati durante il suo intero periodo di attività, che abbiano conseguito vincite per almeno cinquantamila euro, ovvero condurre in proprietà o affitto almeno tre ettari di superficie agricola destinata espressamente all’attività di allevamento”. “Il proprietario deve essere titolare di colori almeno da tre anni ed un giorno, aver partecipato a corse sotto i propri colori con almeno cinque cavalli (di proprietà od in affitto) nel corso di un anno e consecutivamente per tre anni, nonché avere conseguito con i propri colori almeno cinquantamila euro di somme vinte”. “Le società di gestione degli ippodromi devono avere un patrimonio netto di almeno due milioni di euro e disporre di un ippodromo in esercizio da almeno vent’anni e con almeno novanta giornate di corse trotto o galoppo organizzate nell’ultimo triennio”. “Entro novanta giorni dalla costituzione della Lega o dall’adesione successiva alla stessa, le società di gestione degli ippodromi presentano un piano degli investimenti supportato da idonei titoli a garanzia dell’effettiva realizzazione per il miglioramento degli impianti. Il piano è approvato dal consiglio direttivo della Lega”.
Lo statuto della Lega “adottato dagli associati nell’esercizio della loro autonomia privata contestualmente all’iscrizione dell’atto costitutivo stabilisce che il 50% dei voti esprimibili in assemblea spetti alle società di gestione degli ippodromi, il 25% agli allevatori o proprietari trotto e il restante 25% agli allevatori o proprietari di galoppo”. La Lega prevede i seguenti organi associativi: l’assemblea degli associati; il consiglio direttivo, “nominato dall’assemblea degli associati e composto dal presidente della Lega e da otto consiglieri”; il presidente, “eletto dall’assemblea degli associati tra persone di elevata esperienza manageriale e notoria indipendenza con il voto favorevole della maggioranza dei soci appartenenti a ciascuna delle diverse categorie”; il collegio dei revisori dei conti”. Il presidente ed il consiglio direttivo durano in carica quattro anni e sono immediatamente rieleggibili per una sola volta. Tra i compiti della Lega, la “definizione e l’aggiornamento del calendario degli avvenimenti ippici e della connessa programmazione televisiva”, la “pianificazione e gestione del fondo annuale di dotazione per lo sviluppo e la promozione del settore ippico”, la “ripartizione del fondo annuale di dotazione, tra spese di funzionamento della Lega, spese funzionali allo svolgimento dell’attività ippica, spese per la promozione del prodotto ippico, premi alle corse e remunerazione per il funzionamento degli ippodromi, l’erogazione dei premi delle corse, “in misura non inferiore al 50% delle entrate totali, nonché alle remunerazione agli ippodromi”, il “coordinamento e esecuzione delle attività di marketing e di promozione del prodotto ippico”, la “gestione dei rapporti con i concessionari per la raccolta del gioco, anche al fine di rendere più sicura e trasparente la raccolta delle scommesse in luoghi chiaramente delimitati, in conformità alla normativa vigente in materia di prevenzione e contrasto del gioco patologico, nonché di tutela delle fasce sociali più deboli, partire dai soggetti minori di età”.
Con cadenza almeno trimestrale, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli consulteranno la Lega per una “verifica comune sull’andamento della raccolta delle scommesse su eventi a base ippica, anche al fine di eventuali modificazioni della disciplina vigente in materia e dell’introduzione di nuove tipologie di giochi su eventi a base ippica. Ogni modificazione della disciplina regolamentare e amministrativa in materia di giochi su base ippica è introdotta previo parere obbligatorio della Lega”.
Le risorse che alimentano il fondo annuale di dotazione per lo sviluppo e la promozione del settore ippico sono costituite dalla quota annuale di iscrizioni degli associati alla Lega, quota della raccolta delle scommesse su eventi a base ippica di pertinenza della Lega, versata mensilmente alla stessa Lega dalla Agenzia delle dogane e dei monopoli entro la fine del mese successivo a quello di appartenenza; i proventi derivanti dalla cessione in Italia e all’estero dei diritti televisivi, internet, mobile, audio-video, relativi alle immagine ippiche. es/AGIMEG