Delega Fiscale: “Articolo che disciplina prelievo sui giochi e concessioni ha carattere prescrittivo”

E’ stato avviato nella VI Commissione Permanente (Finanze) della Camera l’esame della Legge Delega al Governo per la riforma fiscale.

“Il Titolo II, concernente i tributi, rappresenta la parte più ampia della delega ed è articolato in tre capi. Il Capo I, agli articoli da 5 a 8, concerne le imposte sui redditi, l’IVA e l’IRAP, cui si aggiunge l’articolo 9, nel quale confluiscono ulteriori disposizioni sulla materia. Il Capo II, agli articoli da 10 a 12, concerne tutte le altre imposte indirette, mentre il Capo III contiene il solo articolo 13, concernente la disciplina dei giochi”, ha ricordato il relatore Fabrizio Sala (FI-PPE).

“L’articolo 13, contenente i princìpi e i criteri direttivi in materia di giochi, conferma innanzitutto il modello organizzativo del sistema dei giochi basato sul regime concessorio e autorizzatorio. Reca inoltre i princìpi e criteri direttivi per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici, con specifico riguardo, tra l’altro, alla tutela dei soggetti maggior- mente vulnerabili e alla prevenzione dei fenomeni di disturbi da gioco d’azzardo, alla dislocazione territoriale degli esercizi, ai requisiti soggettivi e di onorabilità dei soggetti concessionari, alla crisi del rapporto concessorio, alla riserva statale nell’organizzazione e nell’esercizio dei giochi, al prelievo erariale, alla partecipazione degli enti locali al procedimento di autorizzazione e di pianificazione, alle regole di rilascio delle licenze, alla disciplina dei controlli e dell’accertamento dei tributi, nonché alla qualificazione e alla responsabilità degli organismi di certificazione degli apparecchi da intrattenimento”, ha aggiunto.

“Passando ora ad una sintetica descrizione dei contenuti dell’A.C. 75, segnalo preliminarmente, in questa sede, che esso affronta tematiche sostanzialmente analoghe a quelle previste nell’A.C. 1038. Rinviando per maggiori approfondimenti al dossier curato dai servizi di documentazione, nonché al dossier predisposto, nella scorsa legislatura, sull’Atto del Senato S. 2651, mi limito a segnalare che, rispetto al disegno di legge del Governo, l’A.C. 75 tratta anche della materia catastale e dei tributi di regioni ed enti locali mentre non affronta la riforma dei giochi, la disciplina doganale e i profili attinenti alla revisione dello Statuto dei diritti del contribuente e al contenzioso”, ha detto.

“Richiamo l’attenzione sul fatto che talune disposizioni dei provvedimenti in esame appaiono almeno in parte disattendere l’esigenza dianzi rappresentata, in considerazione, ad esempio, di quanto recato dall’articolo 14 del disegno di legge di delega presentato dal Governo, laddove tra i princìpi e criteri direttivi figurano anche quelli relativi ad una razionalizzazione degli obblighi dichiarativi, all’armonizzazione dei termini degli adempimenti tributari, nonché all’esclusione della decadenza da benefici fiscali nel caso di inadempimenti formali o di minore gravità. Osservo come tale impianto possa nel suo complesso dare evidentemente luogo ad una eccessiva discrezionalità nelle decisioni assunte dall’amministrazione finanziaria, nonostante per altri aspetti la legge delega presenti invece, compatibilmente con la sua natura, un carattere maggiormente prescrittivo, come nel caso della disciplina del prelievo sui giochi e delle relative concessioni”, ha aggiunto Luciano D’Alfonso (PD-IDP). cdn/AGIMEG