“Alla luce del perdurare dello stato di emergenza, quantomeno fino al 31 marzo 2022, sarebbe necessario prevedere l’ampliamento dei settori ATECO coperti dall’esonero del versamento del contributo addizionale per gli interventi di integrazione salariale. Infatti, se è vero che i settori individuati dall’allegato I risultano tra quelli maggiormente colpiti dagli effetti della crisi pandemica, non si può ignorare che anche molti altri comparti hanno subito pesanti perdite nei due anni trascorsi e che gli stessi ancora manifestano difficoltà di ripresa. Pertanto, riteniamo necessario anche per il settore dei servizi e del terziario, delle imprese manifatturiere (in particolare il comparto moda) e dell’artigianato, poter fruire di altre settimane di cassa integrazione con la motivazione Covid-19, almeno fino alla cessazione dello stato di emergenza ad oggi previsto per il 31 marzo 2022”. E’ quanto ha sottolineato in audizione in V Commissione Bilancio al Senato riguardo il Decreto Sostegni Ter Federterziario.
“Gli obblighi in materia di antiriciclaggio a carico dalle banche prevedono una serie di controlli preventivi al fine di evitare operazioni fraudolente. Le banche e gli intermediari vigilati, soggetti a una stringente normativa antiriciclaggio, sono un baluardo dinamico per il contrasto della illegalità. Ne sono la prova le decine di migliaia di segnalazioni di operazioni sospette che ogni anno vengono effettuate dalle banche”, ha aggiunto il Direttore Generale dell’ABI Dott. Giovanni Sabatini. “Le banche sono intermediari vigilati a cui sono imposti specifici obblighi di controllo e comunicazione alle Autorità, compresi quelli previsti dalla normativa antiriciclaggio. Il contrasto alla illegalità ha un presidio fondamentale nelle banche, che devono operare sempre nel rispetto di stringenti normative: ripeto ne sono la prova le decine di migliaia di segnalazioni annue di operazioni sospette. In altri termini occorre contemperare la necessita di facilitare gli interventi di verifica delle Autorità competenti consentendo allo stesso tempo – all’ interno del perimetro degli intermediari soggetti a vigilanza e in particolare alle norme antiriciclaggio – un ragionevole numero di cessioni, successive alla prima, che eviti il rischio di annullare i benefici del meccanismo della cessione del credito di imposta”, ha detto.
“Con riferimento all’articolo 23 dedicato alla disciplina degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, si ritiene necessaria la riproposizione delle disposizioni speciali relative alla c.d. cassa integrazione covid, ormai esaurita. Va dato merito al Governo di avere previsto esoneri dal pagamento della contribuzione addizionale a favore degli operatori economici, ma la proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo 2022 e le restrizioni sulle attività economiche dei provvedimenti di contrasto alla diffusione del virus, rendono senza dubbio necessaria la riproposizione di uno strumento più rapido, flessibile ed efficace quale è la cassa covid”, ha specificato Assoprofessioni.
Ricordiamo che il Decreto Sostegni Ter prevede che i datori di lavoro di diversi settori, tra cui sale giochi e bingo, che nel periodo che va dal 1° gennaio 2022 fino al 31 marzo 2022 sospendono o registrano una riduzione dell’attività lavorativa sono esonerati dal pagamento della contribuzione addizionale. cdn/AGIMEG