Decreto Fiscale, Servizio Bilancio mette in dubbio stime su proroga scommesse: numero agenzie diminuito. Gara da fare con base d’asta di 32.000 euro per agenzia e 18.000 per corner

“La numerosità della platea interessata indicata dalla RT in esame – ovvero il numero di agenzie e corner scommesse interessati alla proroga, NdR – risulta già diminuita. Andrebbe dunque acquisita conferma della prudenzialità della stima sotto questo profilo”. Lo scrive il Servizio del Bilancio dello Stato nella Verifica delle quantificazioni del Decreto Fiscale, dopo aver ricordato che questa proroga dovrebbe garantire, secondo le stime 65,7 milioni nel 2020. Per quanto riguarda la proroga delle concessioni del Bingo, invece, “Si prende atto degli elementi forniti dalla relazione tecnica, che appaiono verificabili e coerenti con quanto affermato in precedenti relazioni tecniche relative alla medesima fattispecie, e non si formulano pertanto osservazioni”. Questa proroga dovrebbe portare 17 milioni nel 2020. IL Servizio però sottolinea anche che lo slittamento della gara potrebbe violare il diritto comunitario: “con riguardo al differimento dell’indizione di entrambe le gare, appare utile acquisire conferma della compatibilità con la normativa europea, al fine di evitare eventuali procedure di infrazione”. Il Servizio ricorda che ” per effetto del comma 1048 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2018, tale gara doveva assicurare un introito di almeno 73 milioni di euro nell’anno di svolgimento (originariamente, appunto, il 2018): tale effetto era registrato per intero nell’esercizio interessato, in termini di cassa, e pro quota negli esercizi di durata novennale della concessione, in termini di indebitamento netto. Per effetto del differimento della gara, l’introito in questione dovrebbe essere ora versato dagli aggiudicatari nell’esercizio 2020: in merito, dunque, agli effetti finanziari rilevabili in termini di saldo netto da finanziare, fabbisogno e indebitamento netto, andrebbero acquisiti elementi conoscitivi. Quanto al differimento della gara per le scommesse, si rammenta che, per effetto del comma 932 dell’articolo 1 della legge di stabilità 2016, la base d’asta dovrà essere non inferiore ad euro 32.000 per ogni punto di vendita principale e ad euro 18.000 per ogni corner. In base al sopra citato comma 1048 e alla relativa relazione tecnica, tale provento una tantum si sarebbe dovuto realizzare (a legislazione previgente) nel 2018. In virtù del differimento della gara, invece, anche questo introito dovrebbe ora essere versato dagli aggiudicatari nell’anno 2020: si rinvia pertanto alla richiesta di elementi conoscitivi sopra formulata in relazione alla gara per il Bingo”. rg/AGIMEG