Decreto Dignità, Zapponini (pres. SGI): “Nostro sistema non ha bisogno di divieti ma di riforme. Dialogo unica strada per riforma sostenibile settore gioco”

“Il nostro sistema non ha bisogno di divieti ma di riforme. E’ illusorio poter risolvere il problema delle patologie in questo modo. Quello che auspichiamo è l’apertura di un tavolo di confronto su un argomento che non può essere affrontato, come è stato fatto, con un decreto d’urgenza”. E’ quanto ha detto Stefano Zapponini, presidente di Sistema Gioco Italia, la filiera dell’industria del gioco e dell’intrattenimento, sul decreto dignità approvato in Consiglio dei Ministri e che prevede il divieto della pubblicità del gioco. “Siamo convinti – ha aggiunto – che la strada del dialogo sia l’unica percorribile per una riforma sostenibile del settore del gioco. Abbiamo già ridotto del 35% le slot sul territorio nazionale e del 50% i punti vendita. E lo abbiamo fatto perché il nostro interesse non è la quantità ma la qualità”. “Il rischio – continua – è che non si riesca più a distinguere il gioco legale da quello illegale. Basti osservare cosa sia accaduto nei territori nei quali sono entrate in vigore le leggi regionali: l’illegale è andato a rioccupare lo spazio legale. Il decreto non genererà l’effetto auspicato: non colpirà solo il settore del gioco ma anche quello del lavoro, con la crisi che inevitabilmente colpirà anche le aziende di marketing e comunicazione che sulla pubblicità vivono. Ecco perché stiamo attivando un tavolo di crisi sperando di trovare da parte del ministero la stessa sensibilità che si è avuta, con tutto il rispetto, per un migliaio di rider”, ha concluso. cdn/AGIMEG