Decreto Dignità, Endrizzi (M5S): “In futuro un tesserino dedicato con limiti di orario e spesa”

“Abbiamo migliaia di persone in cura per l’azzardo, molti rinunciano, altri non si rendono conto di avere un problema. Siamo il primo mercato d’azzardo in Europa e non abbiamo redditi più alti in Europa. Per non parlare della disoccupazione. Si azzarda di più nei territori più poveri, Nord compreso. Una recente ricerca dell’Università di Padova ha sottolineato che i più poveri hanno una probabilità 7 volte maggiore di diventare giocatori patologici, tra i 15 e i 18 anni un ragazzo su due ha già iniziato ad azzardare, uno su 25 ha impatto negativo sul rendimento scolastico. E la pubblicità è il principale veicolo di attrazione per i giovanissimi, lo mette in evidenza una ricerca Caritas. La pubblicità continua e martellante è una corona di spine sul calvario di chi cerca di smettere. I malati, i ragazzi, gli imprenditori e le famiglie dobbiamo tutelare. Non c’è tempo da perdere. Dunque divieto totale, con un anno di tempo per contratti essere. La salute viene prima e lo riconosce anche l’Unione Europea. Durante la fase di conversione abbiamo avuto molti spunti. E’ un bene che ci sia ampia convergenza. Vengono inserite avvertenze nelle lotterie istantanee, che più facilmente possono portare a compulsività. Sono le prime forme di azzardo praticate da minorenni. Questi tagliandi devono riportare chiaro che nuocciono alla salute, le stesse scritte devono essere apposte anche alle slot. Per legge i Gratta e Vinci devono riportare le probabilità di vincita. Un tagliando che costa 5 euro e mi fa vincere 5 euro viene conteggiato come vincita. Ma non si tratta nè di una vincita nè di un riborso. Per azzardare sulle slot sarà necessaria la tessera fiscale. In futuro sarà possibile prevedere un tesserino dedicato con limiti di orario e spesa in base al reddito ed estendere controlli analoghi a tutte le forme di gioco. Sparisce il termine ludopatia, che piace all’industria dell’azzardo. Avremo altre possibilità in futuro che oggi non rientrano nel decreto: estendere alle famiglie l’accesso al fondo anti-usura, escludere i luoghi d’azzardo vicini ai luoghi sensibili, preservare dall’azzardo gli orari del pranzo e della cena in famiglia. Potremo ridurre il volume complessivo dell’azzardo. La ripresa economica ci aiuterà a realizzare questo programma, questo è solo il primo pass”. E’ quanto ha detto Giovanni Endrizzi (Movimento 5 Stelle) in occasione della discussione del Decreto Dignità al Senato. cdn/AGIMEG