Decreto Anticipi: ritirato emendamento Lega su indagine epidemiologica nazionale sul disturbo da gioco

E’ atteso in Aula al Senato oggi il disegno di legge n. 912 di conversione del decreto-legge n. 145 recante misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili (c.d. decreto anticipi), licenziato dalla Commissione Bilancio nella seduta di ieri, con mandato ai relatori, senatori Claudio Borghi, Damiani e Nocco, a riferirne all’Assemblea con le modifiche approvate.

E’ stato ritirato un emendamento presentato al testo da alcuni senatori della Lega che prevede da parte dell’Istituto Superiore di Sanità la realizzazione di un’indagine epidemiologica nazionale sul Disturbo da Gioco d’Azzardo.

22.0.14 (testo 2)

Murelli, Testor, Dreosto (LSP-PSd’Az)

Dopo l’articolo, inserire il seguente:

«Art. 22-bis
(Indagine epidemiologica nazionale sul Disturbo da Gioco d’Azzardo)

1. Al fine di rendere disponibili al Ministero della Salute, agli altri organismi istituzionali nazionali e territoriali competenti in materia, nonché all’opinione pubblica, dati aggiornati sul Disturbo da gioco d’azzardo patologico, anche alla luce della crescente diffusione del gioco online, l’Istituto Superiore di Sanità è incaricato di progettare e realizzare, entro il 31 dicembre 2024, uno specifico studio epidemiologico trasversale di tipo osservazionale sulla popolazione residente.

2. Una quota delle risorse di cui all’articolo 1, comma 133, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190, nel limite di tre milioni di euro per il 2024 è destinata per le finalità di cui al primo comma del presente articolo.».

“Le entrate tributarie spettanti ai tre enti sono state riviste a seguito dell’accordo con il Governo dell’ottobre 2014. Con la legge di stabilità 2015, che ha dato attuazione all’accordo, è stata rimodulata l’aliquota di compartecipazione al gettito dell’IVA tra la Regione e le Province, è stata attribuita alle Province la facoltà di disciplinare interventi di credito d’imposta e sono state quantificate le quote delle accise sugli ‘altri prodotti energetici’. Da ultimo, a seguito dell’accordo del novembre 2021, la compartecipazione spettante alle due province è estesa alle entrate derivanti dal gioco con vincita in denaro di natura extra tributaria, purché costituiscano utile erariale (artt. 69-75 dello statuto, DPR n. 670 del 1972). In sintesi, alla Regione Trentino-Alto Adige spetta l’intero gettito delle imposte ipotecarie, i 9 decimi delle imposte sulle successioni e donazioni e dei proventi del lotto e un decimo dell’IVA generale. Alle Province autonome di Trento e di Bolzano spettano gli 8 decimi dell’IVA generale e i 9 decimi di tutte le altre imposte erariali (compresa l’IVA all’importazione), ad eccezione delle imposte devolute alla Regione Trentino Alto Adige. Con la modifica apportata dalla legge di bilancio 2022 a seguito dell’accordo del novembre 2021, tra ‘tutte le altre entrate’ sono ora comprese anche quelle derivanti dalla raccolta di tutti i giochi con vincita in denaro, sia di natura tributaria, sia di natura non tributaria, in quanto costituite, da utile erariale. La legge di bilancio 2018 (come modificata dalla legge di bilancio 2020) ha infine riscritto la disciplina delle concessioni delle grandi derivazioni di acqua a scopo idroelettrico (art. 13 dello statuto); in particolare la norma statutaria attribuisce alle province autonome la potestà legislativa in merito alle modalità e alle procedure di assegnazione delle concessioni e stabilisce il trasferimento in proprietà alle province stesse delle opere in stato di regolare funzionamento”, si legge nel Dossier del Servizio Studi di Camera e Senato. cdn/AGIMEG