Presentati una serie di sub-emendamenti al ddl sulle ludopatie in esame presso la Commissione Affari Sociali alla Camera. Le modifiche riguardano le campagne di sensibilizzazione contro il gioco compulsivo, le distanze minime che le sale da gioco devono avere dai luoghi sensibili, le condizioni interne e soprattutto un numero massimo di apparecchi da gioco che sarà stabilito in base al numero abitanti di ogni Comune. “Per l’attuazione degli interventi in materia di informazione ed educazione sui fattori di rischio del gioco d’azzardo è autorizzata la spesa annua di 1 milione di euro a partire dal 2015, mentre a disposizione delle famiglie dei soggetti affetti da gioco d’azzardo il fondo sarà di 5 milioni di euro”, si legge in una delle proposte di modifica. “Le sale dedicate al gioco pubblico non potranno essere a una distanza inferiore ai 300 metri da scuole, strutture ospedaliere, luoghi di culto, caserme, centri di aggregazione giovanile e centri per anziani, nonché a una distanza inferiore a 100 metri da banche e uffici postali”, recita il testo del sub-emendamento. Tra le specifiche, anche il divieto di fumo all’interno delle sale e un limite di orario non superiore alla 8 ore.
Fissato anche il numero massimo di apparecchi di intrattenimento installabili in ciascun comune che non può superare: le cinque unità per i comuni fino a 5.000 abitanti, le dieci unità per i comuni fino a 15.000 abitanti, le venti unità per i comuni fino a 30.000 abitanti, le cinquanta unità per i comuni fino a 50.000 abitanti le cento unità per i comuni con oltre 50.000 abitanti. Confermato il divieto di pubblicità relativa ai luoghi in cui si gioca. cz/AGIMEG