Far tornare il cinema protagonista: è questo l’obiettivo principale della cerimonia di consegna dei David di Donatello, giunta quest’anno alla 58esima edizione. Le ambite statuette, considerate il corrispettivo italiano degli Oscar, verranno consegnate ai vincitori il prossimo 10 giugno, in diretta su Rai Movie, con la conduzione di Paolo Ruffini e Anna Foglietta. Come ogni anno, il bookmaker inglese Stanleybet offre la possibilità di scommettere su chi, tra i validi candidati, riuscirà a conquistare i premi più importanti.
Non poteva che dominare la categoria Miglior film il capolavoro di Paolo Sorrentino già vincitore dell’Oscar e del Golden Globe, “La grande bellezza”, una sorta di Dolce Vita 2.0 che è riuscita a rilanciare il cinema italiano a livello internazionale: Stanleybet la offre così in testa, a quota 1.80. Segue a 3.50 “Il capitale umano” di Paolo Virzì, controverso noir ambientato in Brianza che quest’anno ha fatto il pieno di nomination: ne ha ricevute infatti ben 19, battendo di un soffio la pellicola di Paolo Sorrentino, fermatosi ad un passo dal rivale a quota 18. Stessa identica quota, a sorpresa, per “Smetto quando voglio”, esplosivo esordio alla regia di Sydney Sibilla, trentunenne salernitano con in testa il sogno del cinema. Meno possibilità (6.00) per un altro grande esordio dietro la macchina da presa, quello di Pif, che con “La mafia uccide solo d’estate” ha dato una lezione di commedia moderna, un miracolo di misura e leggerezza. Chiude la lista a 10.0 “La sedia delle felicità”, ultima gioiosa opera di Carlo Mazzacurati.
Clamoroso testa a testa nella categoria “miglior regista”, tra il regista toscano Paolo Virzì (2.25), leggermente favorito dai quotisti britannici, e il napoletano Paolo Sorrentino, che incalza a quota 2.50. Segue a stretto giro (3.00) il maestro Ettore Scola, con il suo docu-film Che strano chiamarsi Federico, tenerissimo omaggio all’amico Federico Fellini, presentato in occasione del ventennale della morte del regista e accolto dalla stampa internazionale con incontenibile entusiasmo. Bancato a 6.50 è il grande regista padovano Carlo Mazzacurati, scomparso il 22 gennaio scorso. Poche chance, infine, per Ferzan Ozpetek, stroncato per il dramma “Allacciate le cinture”: una sua eventuale vincita verrebbe ripagata 15 volte la posta in gioco.
Favorita dai bookie inglesi come miglior attrice è la romanissima Federica Ferilli (2.10), ammirata a livello internazionale per la sua interpretazione ne “La grande bellezza”; segue a strettissimo giro (2.50) la talentuosa Jasmine Trinca, che in “Miele” ha dimostrato come mai prima grande maturità artistica e un’eccezionale bravura. Conquista il terzo posto, a quota 3.75, Paola Cortellesi, spalla di Verdone nella simpatica commedia “Sotto una buona stella”, seguita a 10.0 da Valeria Bruni Tedeschi, protagonista de “Il capitale umano” di Virzì. Chiude la classifica Kasia Smutniak, offerta a 10.00 per il poco amato “Allacciate le cinture”.
Interprete di punta del teatro italiano “prestato” al cinema, Toni Servillo è in cima alla lavagna come miglior attore (1.50) grazie al ruolo già cult di Jep Gambardella, anima de “La grande Bellezza”. Si piazza al secondo posto, a 2.50, il bravo Fabrizio Bentivoglio, che recita il volto dell’Italia corrotta raccontata da Virzì. Medaglia di bronzo per Edoardo Leo, negli ultimi mesi costantemente sulla cresta dell’onda: la vittoria della sua interpretazione dello spacciatore improvvisato in “Smetto quando voglio”, verrebbe ripagata 5 volte la posta in gioco. Meno possibilità per Giuseppe Battiston e Carlo Crecchi, offerti rispettivamente a 10.0 e 25.0.
Incertezza nella categoria “miglior film straniero”: il bookie prevede infatti un’agguerrita sfida tra il vincitore dell’Oscar “12 anni schiavo” (2.00) e il brillante Grand Budapest Hotel (2.25), viaggio attraverso l’immaginazione di Wes Anderson, uno dei registi più creativi in circolazione. A quota 4.00 troviamo“Blue Jasmine”, ultima – raffinata – fatica del veterano Woody Allen, seguito a quota 7.00 dalla personale Stangata dal cast stellare di David O. Russell, “American Husle”. Con “The Wolf of Wall Street”, Martin Scorsese ha riportato in scena il suo attore feticcio Leonardo di Caprio, facendogli vestire i panni di un carismatico lupo finanziario protagonista di una folgorante ascesa e di una rovinosa caduta: ma i bookie non sembrano credere in una sua affermazione, e bancano questa possibilità a quota 15. lp/AGIMEG