Rapporto Clusit 2015: i problemi legati alle “vaste reti parallele di scommesse”

Alta l’attenzione al fenomeno da parte delle Forze di Polizia italiane. Il Servizio centrale della Polizia Postale e delle Comunicazioni – che costituisce il punto di contatto dell’Italia con gli uffici di polizia dei Paesi aderenti al G8 – coordina 20 compartimenti regionali e 80 sezioni territoriali con circa duemila risorse con approfondite conoscenze informatiche e di polizia giudiziaria. A livello operativo, è organizzato in otto aree di intervento, una delle quali è dedicata proprio  ai giochi e alle scommesse online, e – attraverso il monitoraggio della Rete e un’attenta analisi dei siti dedicati – individua le attività non autorizzate dai Monopoli. Inoltre, le operazioni condotte dalla Guardia di Finanza negli ultimi anni, hanno permesso di individuare “vaste reti telematiche di scommesse su eventi sportivi di qualsiasi genere, parallele a quella legalmente autorizzata, completamente efficienti e in grado di pagare ingenti somme di denaro anche oltre la soglia prevista antiriciclaggio, senza lasciare apparentemente traccia”. A volte, questo racket si traduce anche in una truffa per i giocatori: “i gestori di tali sistemi, al fine di aumentare ulteriormente gli illeciti guadagni – all’esito dei risultati, attraverso l’alterazione di giocate precedentemente effettuate – simulano l’esistenza di più vincitori rispetto a quelli reali riducendo in modo fittizio la consistenza del montepremi visibile sulla rete, in tal modo truffando gli abusivi giocatori risultati effettivamente vincitori”. gr/AGIMEG