È stata presentata oggi a Roma, presso l’Ara Pacis, la terza edizione del CSR Award organizzato dalla Fondazione Entain. Andrea Faelli, responsabile del Gruppo Entain in Italia, ha parlato, in una esclusiva intervista rilasciata ad Agimeg, dell’importanza dell’evento e del momento che sta vivendo il settore del gioco pubblico. L’incontro ha rappresentato un’opportunità per sottolineare i progetti di sostenibilità e inclusione sociale attraverso lo sport: “Valori a cui noi siamo legati”.
CSR Award, le parole di Faelli (Responsabile Gruppo Entain in Italia)
Faelli ha sottolineato dell’importanza dell’evento: “È la giornata dell’anno che preferisco. Restituire una parte del valore generato da Eurobet e dai nostri marchi in iniziative di questo tipo, credo sia un valore di cui andare fieri. I CSR Award, a cui teniamo molto, sono l’evento finale di un processo che dura tutto l’anno e che cerca di premiare delle iniziative volte all’inclusione sociale attraverso lo sport. In questa occasione ci siamo focalizzati sul tema delle infrastrutture, ovvero sugli investimenti a lungo termine per consentire alla associazioni di pianificare e di avere più basi per ampliare la propria platea. In particolare guardiamo al progetto, assieme a Seconda Chance, del carcere di Secondigliano dove andremo a costruire due campi da padel e uno da calcio”.
Sul momento del settore del gioco e i riordini dell’online e del retail: “Tutto è migliorabile nella vita. L’importante era avere delle regole certe perché le aziende investono su un periodo di tempo ampio. Le concessioni sono novennali quindi c’era bisogno di rivedere queste regole. Io credo che Governo e Amministrazione abbiano fatto un buon lavoro. Credo ci siano ancora dei passi da fare sul tema del retali, mentre su quello online importante è non creare le condizioni per tornare indietro, ovvero una migrazione di una parte del gioco verso il sommerso. Le regole ci devono essere ma devono essere di mercato, in maniera tale che il cliente apprezzi il prodotto e non sia tentato di spostarsi verso altri “territori” senza controlli, sicurezza e privacy”.
Per quanto riguarda le soluzioni sul tema del retail: “Credo si debba partire da un fatto. Le concessioni retail sono operative da più di 15 anni e il mercato ha creato una situazione che è quella di oggi. Forzare la mano contro il mercato sarebbe un errore. Dovremo mettere delle regole certe e cercare di tutelare il divertimento. A parte questo ci sono i temi relativi al gettito del gioco che va tutelato, ma anche lì l’importante è non fare qualcosa contro il mercato”.
sbr/AGIMEG