Coronavirus, il Casinò di Sanremo valuta la cassa integrazione per i dipendenti. Danni economici anche per il Comune

La chiusura del Casinò di Sanremo, dovuta all’emergenza sanitaria del Coronavirus in Italia, può avere dei riflessi negativi sui dipendenti e sul bilancio del Comune. Infatti, le casse comunali hanno sempre beneficiato di entrate costanti derivanti dai guadagni della casa da gioco. Quest’anno però si prospetta una situazione complicata con il Casinò che perderà circa 3 milioni di euro al mese, dovuti ai costi di gestione che la società deve sopportare. Numeri insostenibili che nel lungo periodo potrebbero comportare decisioni drastiche. Al momento il tampone a questa situazione è dato dalle ferie che i dipendenti del casinò stanno consumando nella speranza di poter tornare a servire ai tavoli verdi il prima possibile. Nella peggiore delle ipotesi, tuttavia, non è da escludere che si debbano andare a toccare i posti di lavoro. Il primo passo, allo studio dei tecnici, è l’eventuale applicazione della cassa integrazione prevista dal decreto “Cura Italia” per quelle realtà con più di 15 dipendenti all’attivo. Tra queste figurerebbe sicuramente la casa da gioco municipale, ma bisogna capire se la tipologia di impresa svolta rientra nelle maglie del primo provvedimento del governo Conte. ac/AGIMEG