Sospensione dei versamenti a favore delle imprese maggiormente colpite dal coronavirus e dei termini degli adempimenti tributari, stop a ritenute sui redditi di lavoro autonomo e altri redditi, sospensione dell’attività degli uffici degli enti impositori. A seguito dell’emergenza coronavirus, arrivano ulteriori chiarimenti sull’applicazione delle misure fiscali contenute nel Decreto ‘Cura Italia’. Le imprese maggiormente colpite (come ristoranti, musei, teatri) – sottolinea l’Agenzia delle Entrate – potranno contare sulla sospensione dei versamenti fiscali e su una ripresa degli stessi, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo. Sospensione dei versamenti anche per imprese e lavoratori autonomi, soggetti esercenti attività d’impresa con ricavi o compensi non superiori ai 2 milioni di euro nell’anno d’imposta precedente. La sospensione dell’IVA opera a prescindere dal volume d’affari per i soggetti con domicilio o sede nelle province di Bergamo, Cremona, Lodi e Piacenza. I versamenti sospesi saranno effettuati, senza applicazione di sanzioni o interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio prossimo o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo. La sospensione dei termini degli adempimenti tributari, dall’8 marzo fino al 31 maggio, riguarda tutti gli adempimenti diversi dai versamenti e dalla effettuazione di ritenute e trattenute addizionali regionali e comunali. Sospesi anche i termini relativi all’attività degli uffici degli enti impositori (controllo, accertamento, riscossione…): durante la sospensione, le istanze di interpello e consulenza giuridica sono presentate esclusivamente per via telematica. Previsto anche un credito d’imposta per botteghe e negozi, pari al 60% del canone di locazione relativo al mese di marzo 2020. Ecco tutti i dettagli. cr/AGIMEG