Convegno Stati Generali Amusement: tutti gli interventi delle associazioni

Al Convegno degli Stati Generali Amusement “Semplificare o estinguersi” sono protagoniste alcune delle più importanti associazioni di categoria del settore con la tavola rotonda moderata da Michele Carucci.

Il primo ad intervenire è stato il presidente dell’associazione Andimepa, Giorgio Bosa, che ha dichiarato: “Nella prima fase di questo convegno ci siamo già confrontati con la politica e spero che coloro che erano presenti riescano a portare in Parlamento le nostre istanze, poiché se vogliamo avere futuro vanno cambiate molte cose. L’incertezza degli investimenti è tra i problemi principali nel nostro comparto, è tempo di dire basta alle proroghe.

Poi ha preso la parola il Segretario Generale Anesv, Maurizio Crisanti: “Come associazione dello spettacolo viaggiante ci sentiamo estremamente coinvolti in questa situazione difficile del settore. Una parte dell’attenzione dei Monopoli è dovuta anche dalla delega che l’agenzia ha riguardo l’incasso dell’ISI. Depotenziare questo aspetto potrebbe aiutare a raggiungere uno degli obiettivi prefissati dal nostro settore. Tutti ci auguriamo che il percorso di questo Decreto non sia segnato dal classico maxiemendamento del Governo che stralcia tutti gli emendamenti presenti, ma anche se si giungesse a questo speriamo che le nostre legittime pressioni portino ad avere nel testo una semplificazione. Il problema dell’immagine è gigantesco e quindi bisognerà lavorare molto bene per recuperare agli occhi di tutti il valore positivo della nostra attività”.

Successivamente è intervenuto il presidente New Asgi Italia, Vanni Ferro: “Le proroghe sono delle aspirine nella lotta contro un male più importante che stiamo affrontando da anni. Credo che gli Stati Generali possono essere importanti per individuare la giusta strategia per raggiungere i nostri obiettivi. Dobbiamo unirci in un unico progetto per avere una voce univoca e più forte nelle istituzioni. Sarà una strada lunga e difficoltosa, ma dobbiamo farlo per avere futuro. Molto spesso la politica non conosce il nostro mondo, per cui va fatto un lavoro importante anche per riconquistarci il nome di sala giochi poiché ultimamente è collegata esclusivamente a locali con slot. Dobbiamo fare in modo di portare avanti un progetto d’immagine importante sia agli occhi della politica sia all’opinione pubblica”.

Marco Raganini, presidente Anbi, ha detto: “Siamo un’associazione giovane poiché nata durante la pandemia, poiché avevamo intuito che la nostra tipologia di locali è poco conosciuta dalla politica. Viviamo in una condizione di perpetua incertezza e quindi lavorare in questo mondo sta diventando sempre più difficoltoso. Le nostre attività non sono pericolose e infatti i nostri principali avventori sono le famiglie, anzi spesso vengono anche le scuole nei nostri locali. Ciò fa capire meglio di ogni altra cosa l’assoluta inoffensività del nostro settore. Le novità presenti nelle sale bowling sono quelle riferite ai costi energetici e ambientali con macchine che offrono un minor consumo di energia elettrica, ciò fa sì che ci siano anche meno costi di gestione”.

L’intervento conclusivo della tavola rotonda è stato affidato al presidente del Consorzio Fee, Tiziano Tredese: “Il futuro del nostro settore è molto semplice: o ADM si informa in maniera adeguata e di conseguenza riescono a fare delle norme giuste oppure copiare il modello inglese. In Gran Bretagna infatti il nostro settore è guidato dal Ministero della Cultura. Credo che non sia un sacrilegio copiare per una volta gli altri quando fanno le cose meglio di noi. Il mercato italiano è precluso dai nuovi apparecchi a causa delle difficoltà che presentano le omologhe che molto spesso non permettono di fare arrivare in Italia i migliori prodotti al mondo”. ac/AGIMEG