Scommesse, parere Consiglio Stato su Ctd: avv. Matera ad Agimeg: “Adesso occorre intervenire sui bookmaker nati dopo la sanatoria”

“Il Consiglio di Stato finalmente accoglie un principio che ho sempre sostenuto nei tribunali penali, ovvero che la comunicazione richiesta ai Ctd non sanati sia equiparabile alla richiesta ex art. 88 del Tulps” Così Vincenzo Matera, legale esperto di gaming e in particolare del settore, commenta il parere del Consiglio do Stato sul valore che ha la comunicazione alla Questura prevista per i Ctd non sanati. E a Agimeg spiega che “Secondo i giudici di Palazzo Spada tale procedura si applica ai soli centri attivi alla data del 30 ottobre 2014 secondo una lettura restrittiva della norma. E questo nonostante la modifica normativa contenuta nel comma 926 della legge di Stabilità per l’anno 2016”. Il riferimento è alla norma che ha riaperto i termini per la sanatoria. Matera osserva che a questo punto “vi sia una palese discriminazione nei confronti di quei bookmaker costituiti dopo la sanatoria e dunque nati dopo il 2015, in quanto viene preclusa la possibilità di entrare nel sistema italiano”. Oltretutto, “il bando di gara per l’assegnazione di nuove concessioni previsto per il 30 settembre 2019 non è stato pubblicato e le concessioni rilasciate con la sanatoria vengono prorogate di anno in anno a titolo oneroso con palese discriminazioni per i nuovi bookmaker”. A questo punto, per i nuovi soggetti, si dovrebbe quantomeno “aprire una finestra temporale per poter aderire alla sanatoria”. Il parere del Consiglio di Stato non è però un via libera generale, i Centri “devono rispettare tutti i precetti indicati dal comma 644” (tra cui ad esempio la normativa antiriciclaggio, e i limiti di vincita di 10mila euro). Se questo non avviene, la Questura può disporre la chiusura. gr/AGIMEG