Consiglio di Stato, Legge sul gioco Lazio: operatori chiedono annullamento distanze fra apparecchi, riduzione frequenza giocate e pausa obbligatoria

Si è tenuta oggi, giovedì 15 maggio, una nuova udienza pubblica al Consiglio di Stato sul tema della regolamentazione del gioco nel Lazio. Alcune società del settore hanno impugnato la recente circolare applicativa emanata dalla Regione, ritenuta troppo restrittiva e penalizzante per gli operatori economici.

Il nodo del contendere riguarda l’interpretazione della legge regionale approvata nel 2022, già al centro di dibattiti e ricorsi. In particolare, gli operatori hanno chiesto che venga riconosciuta l’illegittimità di alcune prescrizioni inserite nella circolare come la riduzione della frequenza delle giocate, il distanziamento degli apparecchi e la pausa obbligatoria di 5 minuti ogni 30 minuti di gioco.

Consiglio di Stato

Durante l’udienza, la difesa ha richiamato una precedente decisione di marzo in cui Palazzo Spada aveva accolto un ricorso analogo presentato da una concessionaria del comparto Bingo, sottolineando l’insufficienza delle motivazioni espresse dal Tar del Lazio nella sentenza di primo grado. In quella circostanza, infatti, il Consiglio di Stato aveva annullato l’impostazione restrittiva data dalla Regione, aprendo così un precedente giuridico che ora potrebbe influenzare anche il nuovo pronunciamento atteso. ac/AGIMEG