Non c’è pace per gli imprenditori del settore scommesse nemmeno durante il secondo lockdown. A “colpire” gli operatori di gioco pubblico sono ancora una volta le banche. Stavolta è toccato al titolare di tre società di scommesse, operanti a Lecce, che ha ricevuto dalla Banca di Credito Cooperativo la disdetta dei propri conti correnti dove, tra l’altro, non erano presenti fidi o scoperti. Nella lettera, datata 4 novembre quindi in pieno lockdown, della banca si legge: “Poiché il rapporto continuativo in oggetto individuato è strumentale ad attività che presenta un profilo di rischio elevato”. Insomma visto che hanno colpa di occuparsi di gioco pubblico, sale chiuse, nessuna entrata e banche che chiudono rapporti. Insomma piove sul bagnato per i titolari delle sale scommesse già alle prese con oltre 180 giorni di chiusura in meno di un anno, un poco invidiabile record europeo. Chissà, forse quando riprenderanno a lavorare i titolari delle sale dovranno conservare il denaro sotto il materasso vista l’impossibilità di avere rapporti con gli istituti di credito. Agimeg aveva già riportato un caso simile che era finito addirittura nelle stanze del Quirinale. Ecco la lettera della banca:
lp/AGIMEG