Chiacchio (AGSI): “Il settore del gioco produce 12 miliardi di euro per l’Erario e occupa 150.000 famiglie, non può essere marginalizzato”

“Da tempo il nostro settore è sotto attacco mediatico, ma noi rispettiamo le regole che lo Stato ci impone quindi non capisco dove sia la nostra responsabilità. Abbiamo chiesto un contraddittorio con gli organi competenti, ma non c’è stata la possibilità. Questo evidenzia un silenzio delle istituzioni che dovrebbero tutelarci. Un settore che produce 12 miliardi per le casse dello Stato e dà lavoro a 150mila famiglie non deve essere messo a margine”. E’ quanto ha dichiarato il presidente di AGSI, Pasquale Chiacchio, durante il convegno promosso dalla stessa associazione, dal titolo “Giochi legali: regole e dazi certi e sostenibili”.

“Sul tema della pubblicità non c’è chiarezza, non si fa altro che attaccare sempre le imprese del settore. Esiste un decreto Dignità, si spiegava che si potevano pubblicizzare i servizi ma non il lavoro compiuto nello specifico. Abbiamo bisogno di regole certe, non di perderci nelle interpretazioni. La grande domanda è: cosa può fare un imprenditore del settore senza doversi vergognare?”

“Proponiamo di seguire la legge regionale della Campania, voglio complimentarmi con la Regione perché è stata dimostrata grande intelligenza nella ricerca di un confronto con noi. Insieme abbiamo costruito un regolamento che viene definito il migliore in Italia. Suggeriamo anche al Governo di seguire questo percorso. Ci sono prelievi troppo esosi su slot e ippica. Sulle slot c’è un prelievo del 35%, di questa cifra il 25% va allo Stato. Noi invece vogliamo una restituzione maggiore alla clientela affinché siano anche più tutelati. Per il sistema bancario è in corso una raccolta firme, non ci stiamo fermando”. sm/AGIMEG