dal nostro inviato a Lussemburgo – “La concessione affidata a Lottoitalia non riguarda la raccolta delle giocate. Questa è affidata alle ricevitorie che dipendono direttamente dallo Stato. Lottoitalia è chiamata a offrire una serie di servizi come il collegamento delle ricevitorie, il controllo della giocata e il pagamento delle vincite”. Lo ha spiegato Pio Marrone, avvocato di Stato italiano, nel corso dell’udienza di fronte alla CGE sulla concessione del lotto. “In sostanza non stiamo discutendo di un gioco offerto al pubblico, caso in cui interviene il principio di libertà di iniziativa economica. Stiamo parlando di un servizio offerto all’amministrazione. Si è scelto un modello monoprovider per ragioni tecniche”. Sulla clausola di decadenza, Marrone ha spiegato che l’amministrazione avrebbe potuto comminarla solo di fronte al “rinvio a giudizio per ipotesi di reato connessi con la concessione, non per qualunque ipotesi di reato. Inoltre, è vero che l’Amministrazione ha ampio potere discrezionale, ma il concessionario può impugnare il provvedimento di fronte al Tar e se ottiene ragione ha diritto di proseguire nel rapporto, o al risarcimento del danno”. Marrone ha quindi sottolineato che Stanley “è concessionaria dell’online dal 2012 e non ha mai ricevuto alcuna sorta di contestazione o diffida. Altro che potere arbitrario dell’amministrazione”. gr/AGIMEG