Nuovo capitolo per il caso Sogei. Il Cda convocato d’urgenza ha deliberato la revoca immediata di tutte le cariche, gli incarichi e le procure conferite al direttore generale dell’area Business, arrestato lunedì scorso.
Ed inoltre, fa sapere Sogei, è stato disposto l’invio di una nota informativa alla Procura regionale della Corte dei conti e il conferimento del mandato a un legale a tutela di Sogei nell’ambito del procedimento a titolo di parte offesa. Nel corso del Cda è anche stato deciso l’avvio di un audit interno.
L’azienda sottolinea che “non provvede alla indizione e alla aggiudicazione di gare pubbliche per l’acquisizione di lavori, beni e servizi in quanto tali attività sono conferite per legge a soggetti esterni” e che “sta valutando tutte le ulteriori azioni, anche di tipo risarcitorio, a tutela dell’immagine e reputazione propria e del Mef”. “L’evento occorso non incide minimamente sulle proprie capacità tecniche, organizzative e operative a garanzia della continuità dei servizi erogati a favore delle amministrazioni clienti”, aggiunge Sogei.
Ammonterebbero a un totale di oltre 100.000 euro le tangenti ricevute dal direttore generale di Sogei, arrestato lunedì sera a Roma per corruzione e turbativa d’asta. La misura cautelare è stata emessa nell’ambito dell’indagine della procura di Roma su una serie di appalti che riguardano sia il Ministero della Difesa che dell’Interno. I Pm chiedono la convalida dell’arresto con l’emissione di una misura cautelare.
I vertici di Sogei, società in house del Ministero dell’Economia, verranno sentiti la prossima settimana dalla Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria “nell’ambito dell’indagine conoscitiva già avviata”. cdn/AGIMEG