Sia Massimo Rosi, l’imprenditore accusato di pagare tangenti, sia Paolino Iorio, ex direttore generale di Sogei, accusato di intascarle, hanno patteggiato la loro pena a 3 anni di carcere per corruzione.
Per Iorio, come riporta La Repubblica, si tratta di una buona notizia perché può lasciare gli arresti domiciliari. Si è chiuso così il primo filone dell’indagine iniziata lo scorso ottobre quando la Guardia di Finanza arrestò Iorio perché intascava le tangenti per agevolare contratti con la partecipata interamente controllata dal Mef.
I pm Lorenzo Del Giudice e Gianfranco Gallo hanno ricostruito un articolato sistema corruttivo, con ramificazioni all’interno del Ministero della Difesa, del Ministero dell’Interno e di Sogei. Come riporta sempre Repubblica, Iorio era stato arrestato dopo aver intascato una mazzetta. sb/AGIMEG