Casinò: imprenditore pagava puntate alle case da gioco di Saint-Vincent e Montecarlo all’ex presidente dell’Autorità Portuale in cambio di favori su concessioni

La procura di Genova contesta una nuova ipotesi di corruzione a un imprenditore, A. S., e all’ex presidente dell’Autorità portuale, P. E. S.

Dieci giorni prima degli arresti nell’ambito dell’inchiesta per corruzione, che ha coinvolto anche l’ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, i due erano andati a giocare anche al casinò di Saint Vincent. La nuova iscrizione emerge dalle carte depositate in vista del processo immediato che inizierà a novembre.

Secondo l’accusa l’imprenditore avrebbe pagato soggiorni in alberghi di lusso e puntate al casinò, oltre a regali per la fidanzata, all’allora presidente del porto in cambio di favori per le concessioni.

Due degli ultimi viaggi al casinò sono del 19 aprile, appunto in Valle d’Aosta, e poi il 26 aprile a Montecarlo.

Nell’informativa la guardia di finanza spiega che l’imprenditore ha scelto Saint Vincent dopo che “la casa da gioco monegasca aveva iniziato ad addebitare i costi delle permanenze, rifiutando l’inserimento nella linea di credito dedicata”. cdn/AGIMEG