Estorsione ai danni di un installatore di slot, costretto a pagare per poter posizionare le proprie apparecchiature negli esercizi commerciali posti nei territori sotto l’egemonia del clan dei Casalesi. Con questo grave indizio di colpevolezza i Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe (CE) hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della stessa D.D.A., nei confronti di un affiliato clan dei casalesi fazione “Schiavone – Venosa”, già detenuto presso la casa circondariale di Nuoro. Altri due soggetti in stato di libertà e vicini al sodalizio criminale sono stati deferiti nell’ambito della stessa attività investigativa. Gli indagati, sono finiti nel mirino degli investigatori, dopo una serie di testimonianze che hanno permesso di ricostruire due episodi di estorsione aggravata dal metodo mafioso, commessa per agevolare il clan dei casalesi fazione schiavone venosa. Due i fatti ai quali sono risaliti gli investigatori. Il primo è un tentativo di estorsione ai danni di un imprenditore edile di San Cipriano d’Aversa al quale tra la fine dell’anno 2014 e l’inizio del 2015 sarebbe stata richiesta la somma di 1500/2000 euro per poter proseguire con i lavori di costruzione di un’abitazione in Via Acquaro di San Cipriano d’Aversa (CE). La seconda estorsione è stata perpetrata ai danni di un installatore di slot costretto a versare agli indagati la somma di 1000 euro tra marzo e aprile 2015 al fine di poter installare le proprie apparecchiature negli esercizi commerciali ubicati nel territorio di egemonia del clan. fm/AGIMEG