Tra le associazioni del gioco audite dalla Commissione VI Finanze della Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame alla “Delega al Governo per la riforma fiscale” c’è anche Acadi, con il presidente Geronimo Cardia.
“La nostra associazione fa parte del sistema confederale di Confcommercio. L’associazione è particolarmente contenta di vedere nell’ambito della Delega fiscale l’articolo del riordino del comparto dei giochi. C’è una grande aspettativa poiché sono circa 10 anni che una armonizzazione normativa viene annunciata, ma puntualmente è slittata. Per questo noi speriamo che permanga la volontà politica di portare a termine questo percorso”. E’ quanto ha detto il presidente dell’associazione Acadi, Geronimo Cardia.
“I principi generali posti dalla Delega – prosegue Cardia – sono molto graditi dall’associazione, salvo qualche indicazione. Il punto principale è quello della equilibrata distribuzione del gioco pubblico presso esercizi sia specializzati sia generalisti. Dico questo perché nell’ambito dell’articolo in esame vi sono termini come ‘razionalizzazione dell’offerta’, la ‘specializzazione dell’offerta’ e la ‘concentrazione dell’offerta’. Se noi teniamo presente gli interessi pubblici che hanno portato il legislatore ad individuare una regolamentazione dell’attività in questione sono quelli della legalità, salute pubblica, gettito e occupazione. Queste quattro leve sono assicurate dalla rete generalista”.
“Il Libro Blu pubblicato ADM evidenzia che il presidio di legalità sui territori è assicurato dalla rete generalista in 6mila comuni, mentre quelli specializzati in circa mille comuni. Quindi non fare una distribuzione equilibrata significherebbe perdere questi presidi in molti comuni. Il gettito erariale viene in gran parte sempre dalla rete generalista che è stata costruita lungo tanti anni e ha avuto un importante processo di formazione. I livelli occupazionali sono garantiti principalmente dalla filiera che occupa il territorio. ac/AGIMEG
