“In riferimento alla legge delega esiste un tema enorme: ragionare sui criteri giusti di distribuzione. Il riordino serve, è sicuro. Ma deve essere fatto bene, perché solamente in questo modo il comparto va avanti, altrimenti cambia. In ballo vi è la valutazione del futuro di tutti noi. Acadi associa i concessionari. Dal 2018 Acadi e concessionari hanno scelto di entrare in Confcommercio dove ci sono grandi associazioni confederali come la Fipe. Egp-Fipe porta nel mondo di Confcommercio l’esperienza delle attività di gioco. Nella prossima assemblea generale di Acadi nella casa di Confcommercio tratteremo proprio questi temi. Il presidio sul territorio è davvero fondamentale, vi deve essere una equilibrata distribuzione sul territorio tra punti generalisti e punti specializzati”.
E’ quanto ha detto l’avvocato Geronimo Cardia (presidente Acadi) durante il convegno “Il ruolo strategico della distribuzione territoriale e della filiera nel sistema concessorio italiano. Emergenza Marche e non solo”, tenuto all’apertura della 35esima edizione di Enada Rimini, organizzato da Sapar e moderato dal direttore di Agimeg, Fabio Felici.
“La Provincia Autonoma di Bolzano ha fatto chiudere le serrande delle attività di gioco, una piccolissima percentuale rimane segregata nelle periferie. In Emilia le sentenze sono sempre negative. Sotto il profilo giudiziario non abbiamo avuto delle grandi risposte in questi anni. Il potere esecutivo ha, ora, presentato il riordino. La gran parte del gettito erariale del comparto proviene dagli apparecchi e per la maggior parte dagli esercizi generalisti. Tutta la movimentazione sul territorio chiede il materiale umano. Dal punto di vista sanitario, è fondamentale un processo di qualificazione progressiva dell’offerta”, ha sottolineato.
“Per il 2023 nelle Marche, spero che il lavoro di tutti porti ad una soluzione che non sia una mera proroga ma che possa dare una risposta alle attività preesistenti. In Trentino, sotto profilo giudiziario, spero che l’anno in corso assicuri ai concessionari di poter tenere aperto. Nel Lazio si discute l’applicazione della circolare sulle regole di apertura. L’udienza è fissata per ottobre. Spero che fino a quel momento non vi sia una pioggia di sanzioni. Quest’anno mi aspetto una quadra riguardo la problematica dei conti correnti. Il 2023 sarà un anno importante dove sarà fondamentale un lavoro coordinato di tutte le associazioni“, ha concluso. cdn/AGIMEG