Cangianelli (Egp Fipe): “Distanziometri non hanno funzionato, hanno accentuato il problema dell’illegalità. Prossime gare un’opportunità per riqualificare i punti vendita”

“Come Federazione dei Pubblici Esercizi in cui troviamo anche degli apparecchi da gioco o un angolo scommesse, vorrei porre l’accento sull’impossibilità di pianificare gli investimenti e realizzare le nuove soluzioni che sono già disponibili per aggiornare un sistema concepito quasi 25 anni fa”. E’ quanto ha sottolineato Emmanuele Cangianelli, Presidente Egp Fipe Confcommercio, in occasione del convegno “Stati generali del gioco – La riforma nasca dal confronto e rimetta al centro la tutela della persona” in corso alla Camera.

“Oggi la tecnologia ci consente di qualificare i punti vendita, nell’interesse degli stessi esercenti, perché non tutela solo il minore che entra di straforo in un punto scommesse, ma anche chi gestisce il punto vendita. Abbiamo parlato dei numeri certificati dall’Agenzia dei Monopoli, ma c’è un gioco che non si vede nelle cifre ufficiali ed è quello illegale con numeri molto alti. Gli interventi applicati finora per ridurre il fenomeno, come i distanziometri, non hanno funzionato e anzi hanno reso il problema più grave. Spero che arriveremo presto a confrontarci su testi legislativi”, ha detto. Stati Generali del gioco

“I controlli sul territorio vengono svolti da ADM e dalle Forze dell’ordine. Le future gare saranno impostate su numero chiuso di punti gioco. E questo rappresenta l’opportunità per riqualificare, indipendentemente dalle dimensioni dell’impresa, ogni singolo punto vendita. Nelle imprese associate stiamo già investendo per una formazione estesa con l’obiettivo di rendere il personale in grado di riconoscere i comportamenti a rischio e i giocatori che hanno un approccio compulsivo. L’obiettivo, che condividiamo anche con l’avvocato Cardia, è di arrivare a escludere i giocatori che possono dare problemi non solo all’impresa ma al contesto sociale”, ha concluso. gpm/AGIMEG