Sono due gli emendamenti al decreto sulle emergenze ambientali, in discussione oggi alla Camera, che chiedono di finanziare alcune misure aumentando il prelievo erariale sui giochi. Il primo emendamento, presentato da alcuni deputati di Sel, chiede di predisporre un piano per la bonifica e messa in sicurezza dei siti minerari e industriali dismessi in Sardegna, e prevede che “il Ministero dell’economia e delle finanze – Agenzia delle dogane e dei monopoli, con proprio decreto dirigenziale, adottato entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, provvede ad incrementare la misura del prelievo erariale unico in materia di giochi pubblici al fine di assicurare maggiori entrate pari a 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014-2016”. Il secondo emendamento, presentato dal deputato del M5S Vittorio Ferraresi, prevede la sospensione delle rate dei mutui per gli immobili danneggiati dal sisma in Emilia Romagna; per finanziare questa misura “il Ministero dell’economia e delle finanze – Agenzia delle dogane e dei monopoli, con proprio decreto dirigenziale, adottato entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, provvede ad incrementare la misura del prelievo erariale unico in materia di giochi pubblici al fine di assicurare maggiori entrate pari a 3 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013. Agli oneri derivanti dall’attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo si provvede mediante utilizzo delle maggiori entrate derivanti dall’attuazione del comma 2. All’articolo 30-bis, comma 1, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, sono apportate le seguenti modificazioni: a) alla lettera a), le parole: «12,6 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «13,1 per cento»; b) alla lettera b), le parole: «11,6 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «12,1 per cento»; c) alla lettera c), le parole: «10,6 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «11,1 per cento»; d) alla lettera d), le parole: «9 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «9,5 per cento»; e) alla lettera e), le parole: «8 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «8,5 per cento»”. rov/AGIMEG