Camera: Bilancio di previsione dello Stato, oggi il voto di fiducia

In Aula alla Camera, a partire dalle 17,15, le dichiarazioni di voto e a seguire il voto sulla la questione di fiducia, posta dal Governo, sull’approvazione, senza emendamenti, subemendamenti e articoli aggiuntivi, dell’articolo 1 del disegno di legge: Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato. In serata, la trattazione degli ordini del giorno e l’esame della Nota di variazioni al Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024.

“Le quote spettanti alle province autonome ai sensi dell’articolo 75, comma 1, lettera g), del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, come modificata dal comma 549, lettera a), relative alle entrate derivanti dalla raccolta dei giochi con vincita in denaro, sono calcolate mediante la contabilizzazione, per il gioco in rete fisica, delle giocate raccolte nel territorio di ciascuna provincia e, per il gioco a distanza, delle giocate effettuate mediante conti di gioco intestati a giocatori residenti nel territorio di ciascuna provincia. Fatto salvo il gettito spettante alla regione Trentino-Alto Adige ai sensi dell’articolo 69, comma 2, lettera c), del citato testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 670 del 1972, i proventi dei giochi con vincita in denaro rientranti nel presente comma sono quelli derivanti da apparecchi da intrattenimento, giochi, lotterie, scommesse, concorsi pronostici, in qualsiasi modo denominati e organizzati. Qualora per alcune tipologie di giochi non sia possibile la quantificazione del gettito spettante alle province, questa è determinata in base al rapporto percentuale tra le giocate sul territorio provinciale e le corrispondenti giocate a livello nazionale”, si legge nel testo.

“Al fine di garantire il funzionamento degli impianti ippici di recente apertura, è istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, un fondo di 3 milioni di euro per anno 2022 e 4 milioni di euro per l’ anno 2023. Con decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali sono stabiliti i criteri di riparto delle risorse di cui al comma 870 tra gli impianti ippici aperti nel 2021”, aggiunge.

“Il successivo comma 870 istituisce un fondo di 3 milioni di euro per l’anno 2022 e di 4 milioni di euro per l’anno 2023 per il funzionamento degli impianti ippici di recente apertura; in base al comma 871 si provvede al riparto delle risorse con decreto del Ministro delle politiche agricole; al riguardo si valuti l’opportunità di prevedere forme di coinvolgimento del sistema delle autonomie territoriali, quali ad esempio il parere in sede di Conferenza Stato regioni, ai fini dell’adozione del previsto decreto attuativo, alla luce del concorso nella disposizione della competenza esclusiva statale in materia di tutela della concorrenza (articolo 117, secondo comma, lettera e) che appare prevalente, e della competenza residuale in materia di agricoltura (articolo 117, quarto comma)”. E’ quanto sottolineato nel parere espresso dalla Commissione Parlamentare per le questioni regionali.

“Non sono presenti interventi, richiesti dalla maggioranza dei gruppi parlamentari in prima lettura, per rifinanziare il Fondo per l’Intrattenimento digitale. Il Fondo, istituito con una prima dotazione di 4 milioni, è destinato al finanziamento diretto di prototipi di videogiochi commer- ciali Made in Italy fino al 50 per cento dei costi eleggibili complessivi per ciascun prototipo. Lo stanziamento previsto per il 2020, pari, appunto, a 4 milioni di euro, è andato esaurito dopo sole tre ore dall’apertura ufficiale da parte del MiSE, il 30 giugno 2021, per le richieste di accesso al finanziamento. Lo sviluppo e la preproduzione di un prototipo di videogioco costituisce un processo particolarmente dispendioso in ter- mini di risorse, e lo stanziamento iniziale del Fondo si è rivelato insufficiente – a fronte di una fortissima richiesta da parte delle aziende – per supportare il settore”, viene sottolineato nella relazione della minoranza a firma Lucaselli (FdI). cdn/AGIMEG