“A partire dal 2023, a seguito della revisione operata in sede di legge di bilancio, sono state introdotte due nuove categorie economiche, con codici 13 e 27, dedicate rispettivamente ai Fondi da ripartire di parte corrente e ai Fondi da ripartire in conto capitale. (…) Diminuiscono invece i casi di azioni relative esclusivamente a “Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche” (da 39 a 37 casi), dedicate, per esempio, a attribuzioni e ripartizioni di risorse agli enti locali, a agevolazioni contributive e esoneri per lo sviluppo di settori o territori svantaggiati, alla lotta alle dipendenze, alla tutela previdenziale della maternità e della famiglia, a trasferimenti alla Parlamento e alla Presidenza della Repubblica, al Servizio Civile Nazionale, alla Giustizia Amministrativa. Diminuiscono poi le azioni associate unicamente a “Consumi intermedi” (da 27 a 26 casi), che comprendono tra gli altri ambiti quali gli aggi su giochi, lotterie e scommesse, gli oneri per la gestione del debito, il supporto allo svolgimento dei procedimenti giudiziari attraverso le spese di giustizia e le intercettazioni, l’approvvigionamento di prodotti cartotecnici forniti dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, l’assistenza fiscale”.
E’ quanto si legge nella Relazione in merito all’efficacia dell’introduzione delle azioni nel bilancio dello stato (Anno 2023) presentata dal Ministro dell’economia e delle finanze Giorgetti e pubblicata alla Camera. cdn/AGIMEG